L’uropatia ostruttiva da "fungal ball" rappresenta una complicanza rara della candidosi renale in età pediatrica. Molteplici fattori predisponenti e varie ipotesi patogenetiche sono state proposte(1). Non esistono evidenze univoche sulla gestione terapeutica di questo problema.
Riportiamo due casi di insufficienza renale acuta (IRA) in pazienti con malformazioni genito-urinarie.
Casi clinici
L.A., maschio, affetto da agenesia renale destra, reflusso vescico-ureterale (RVU) III grado, estrofia vescicale, pregresse infezioni delle vie urinarie (IVU). Al 60° giorno di vita ricovero per IRA e sepsi fungina. All’ecografia pielectasia (15,4 mm) e presenza di nuclei iperecogeni di 9,4 mm e 8.7 mm. Inizia terapia antimicotica sistemica e locale (lavaggi vescicali) con risoluzione dell’IRA, della sepsi e progressiva scomparsa del fungal ball.
C.V., maschio, affetto da agenesia renale sinistra, RVU V grado, malformazione ano-rettale corretta chirurgicamente, fistola uretro-rettale. Al 20° giorno di vita presenta IVU da Candida Albicans. All’ecografia renale si osserva “un aggregato litiasico” renale con pielectasia di 4.7 mm. Inizia fluconazolo per 18 giorni. Al nuovo controllo ecografico si osservano “due aggregati litiasici” ed aumento della pielectasia con esame urine negativo. Al 108° giorno di vita ricovero per IRA ostruttiva. Esegue ureterocistoscopia e posiziona stent ureterale. Dopo 24 ore anuria con sepsi fungina per cui pratica ureterocutaneostomia ed inizia terapia sia sistemica (con micafungina 8 mg/Kg/die) che locale (irrigazione delle vie escretrici con fluconazolo). Nei giorni successivi si osserva progressiva risoluzione della sepsi e normalizzazione della funzione renale.
In età pediatrica la diagnosi di fungal ball è spesso misconosciuta. Il rilievo ecografico di nuclei litiasici può essere interpretato erroneamente come litiasi anziché agglomerato di ife. E’ fondamentale sia la diagnosi precoce che il drenaggio urinario(2) con irrigazione locale di antifungino.
La conoscenza delle possibili opzioni terapeutiche possono aiutarci a risolvere questa difficile e potenzialmente fatale problematica clinica.
