Il tempo di risposta agli steroidi è indicato da diversi studi in letteratura come un fattore di rischio di recidiva o corticodipendenza. Il disegno dello studio è stato quello di valutare l’efficacia di due differenti schemi terapeutici per il trattamento dell’esordio di SNI, scelti in base al tempo di risposta allo steroide.
Studio prospettico multicentrico (49 centri in 10 regioni italiane) su pazienti pediatrici con esordio di SNI nel periodo Feb 2011 – Gen 2014 e successivo follow-up di 24 mesi. I soggetti con remissione ≤10 gg hanno assunto deltacortene (PDN) per 20 settimane, con una dose totale di 2828 mg/m2 (Prot A); quelli con remissione tardiva (>10 gg) per 22 settimane, con dose totale di 3668 mg/m2 (Prot B). Sono state comparate a 12 e 24 mesi l’incidenza di recidive, la percentuale di frequent relapser (FR) e corticodipendenti (CD) e la dose totale di steroide utilizzato nei 2 gruppi.
143/163 pz corticosensibili hanno rispettato il protocollo (Prot A 100 pz, Prot B 43 pz).
- Le percentuali di recidive nei 2 gruppi non sono risultate significativamente diverse a 12 (68% vs 74%; p= 0,44) e 24 mesi di follow-up (78% vs 79%; p=0,88).
- La percentuale di FR-CD nel Prot A era inferiore (40% vs 51%) anche se non significativa(p=0.17); lo diventava però considerando i soggetti forti CD (22% vs 42%, p=0.013).
- La dose totale di PDN utilizzato nel Prot A risultata inferiore sia a 12 mesi (4953 ± 232 mg/m2 vs 6315 ± 381 mg/m2; p=0.002) che a 24mesi (6735 ± 350 mg/m2 vs 8319 ± 590 mg/m2; p=0.01).
L’utilizzo di una dose di PDN inferiore nei pazienti con rapida remissione all’esordio non si accompagna ad un maggiore rischio di recidive o CD, né ad un maggiore utilizzo di PDN nel successivo follow-up.