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Insufficienza renale acuta

Rabdomiolisi con insufficienza renale acuta (IRA) in corso di polmonite da legionella pneumophila: caso clinico

Razionale

La legionellosi è una forma di polmonite grave acquisita in comunità, con mortalità del 60-70%, che si manifesta con febbre elevata e tosse non produttiva, nelle forme severe può evolvere verso un interessamento multiorgano (cardiaco, encefalico, epatico, renale e muscolare).

Casistica e Metodi

Descriviamo un caso clinico di rabdomiolisi con IRA in corso di polmonite da Legionella Pneumophila (LP) in una donna asiatica di 53 anni, obesa, con anamnesi patologica negativa.

Risultati

La paziente si recava in Pronto Soccorso per la persistenza, da 4 giorni, di febbre elevata (39°C), tosse non produttiva e astenia. All’esame obiettivo si rilevava: instabilità emodinamica (PA 80/60 mmHg), severa disidratazione, contrazione della diuresi. Agli esami si evidenziava: Hb 10.4 g/dl, PLT88, cretininemia 4.5 mg/dl, Na 130 mg/dl, Ca 6.8mg/dl, CPK 8422 U/L, CPK MB 12ng/ml, Mioglobina 816 ng/ml, troponina I 41 ng/l, ALT/AST 296/136, PCR 26.73 mg/dl, PCT 2.9 ng/ml; Ricerca dell’antigene urinario della LP(all’ingresso): positivo. RX torace e HRTC: estesa consolidazione del lobo inferiore di Sn e del segmento apico-dorsale del lobo superiore di Sn, con presenza di broncogramma aereo. La paziente veniva ricoverata in Terapia Intensiva si intraprendeva terapia idratante endovenosae, e diuretica ad elevato dosaggio (Furosemide 250 mg in bolo e 250 mg in infusione/24 ore). Per il quadro infettivo si inziava terapia antibiotica e.v. (piperacillina-tazobactam 4.5 g x 3/die + Azitromicina 500 mg x 2/die). Entro le 24 ore si verificava una buona risposta alla terapia medica impostata: ripresa della diuresi (2200 cc/24 ore). Laboratorio: creatininemia 3 mg/dl, CPK 3043 U/L, CPK MB 4.7 ng/ml, mioglobina 561. Alla dimissione: normalizzazione della funzione renale ed epatica.

Conclusioni

Questo è un raro caso di sopravvivenza dopo polmonite da legionella complicata da rabdomiolisi e IRA, trattato con sola terapia medica e non emodialitica. Il successo del trattamento è stato favorito dalla precocità della diagnosi e dalla terapia antibiotica mirata.

Orsi C., Sejdiu B., Battaglino G., Dalmastri V., Stalteri L., Demelas V., Cavallari G., Baraldi O., La Manna G.
(U.O. di Nefrologia,Dialisi e Trapianto, Dipartimento delle Insufficienze d’Organo e dei Trapianti, Policlinico di S. Orsola, Bologna)
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