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Insufficienza renale acuta

Coupled plasma-filtration and adsorption (CPFA) nel trattamento dello shock settico: revisione della letteratura

Razionale

Il danno renale acuto complica oltre la metà dei pazienti settici che necessitano spesso di emofiltrazione in urgenza. La Coupled plasma filtration adsorption (CPFA) è uno dei trattamenti emergenti nella sepsi, in quanto in grado di rimuovere citochine e mediatori pro-infiammatori. Accoppiando all’emofiltrazione l’adsorbimento, la CPFA, potrebbe contribuire efficacemente a migliorare gli outcome clinici nella sepsi. Scopo del nostro lavoro è stato analizzare, in maniera sistematica, la letteratura disponibile.

Casistica e Metodi

Abbiamo ricercato gli articoli, pubblicati tra il 1993 e 2016, nei database elettronici di PubMed, Cochrane, EMBASE, MEDLINE—EBSCO-Host, MEDLINE-ProQuest, combinando i seguenti Medical Subject Heading (MeSH) termini: "coupled plasma filtration adsorbition" o "CPFA" in combinazione con "sepsis" o "SIRS" o "septic shock" o "CVVH" o "citokine removal" o "acute kidney injury". Abbiamo preso in considerazione tutti i tipi di studi clinici, tra cui studi clinici randomizzati (RCT), non randomizzati in parallelo, crossover, osservazionali e meta-analisi. 

Risultati

Di 72 riferimenti recuperati, 15 studi sono stati inclusi di cui 5 RCT. Questi ultimi sono risultati abbastanza omogenei nei criteri di inclusione/esclusione, ma eterogenei per interventi e disegno. Nella maggior parte dei casi il miglioramento della stabilità emodinamica è stato considerato come endpoint principale, mentre solo uno studio ha valutato l’effetto sulla mortalità, risultata inferiore nella CPFA solo quando il volume di plasma trattato era superiore a 0.18 L/Kg/die. In 3 RCT su 5, emerge il miglioramento dei parametri emodinamici e la ridotta richiesta di inotropi, nei pazienti trattati con CPFA rispetto al solo trattamento con CVVH.

Conclusioni

Gli studi che testano l’efficacia della CPFA nello shock settico sono ancora pochi ed eterogenei, sebbene suggestivi di alcuni vantaggi aggiuntivi della CPFA rispetto alla CVVH. Altri studi RCT multicentrici su ampio campione sono auspicabili per ottenere risultati conclusivi.

Rivoli L., Simeoni M., Armeni A., Corrado S., Capria M., Caglioti A., Mazza G., Faga T., Alcaro S., Muraca A., Fuiano G.
(Dipartimento di Nefrologia e Dialisi, Azienda Ospedaliero- Universitaria "Mater Domini" di Catanzaro)
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