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Insufficienza renale acuta

Danno renale acuto in pazienti con mieloma multiplo: presentazione clinica e outcome

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Razionale

L’interessamento renale in corso di mieloma multiplo (MM) è molto frequente e può manifestarsi con varie condizioni cliniche, dal danno renale acuto ad anomalie urinarie isolate, associate a diverse lesioni istologiche.

Casistica e Metodi

In questo studio retrospettivo abbiamo analizzato i dati clinici e l’outcome di pazienti affetti da MM che hanno presentato danno renale acuto (AKI, secondo criteri KDIGO 2012), seguiti da gennaio 2009 a dicembre 2015. Sono state analizzate le caratteristiche clinico-laboratoristiche all’esordio e ai follow-up successivi (1 mese, 6 mesi, 12 mesi e ultimo follow-up), l’istologia renale, la necessità del trattamento dialitico sostitutivo e l’outcome.

Risultati

I 16 pazienti presentavano AKI stadio 3. In 13 pazienti l’AKI era la prima manifestazione di malattia. 11 hanno richiesto l’avvio del trattamento emodialitico; in 3 pazienti sono stati utilizzati filtri in polimetilmetacrilato (PMMA) (tabella1). 13 pazienti sono stati sottoposti ad agobiopsia renale (figura 1). 13 pazienti sono stati trattati con Bortezomib e 3 con altre terapie. Dopo un follow-up medio di 38.8 mesi, 6 pazienti sono deceduti. La sopravvivenza media è stata 22.7 mesi. Degli undici pazienti che hanno iniziato il trattamento dialitico sostitutivo,7 hanno recuperato la funzione renale dopo un periodo medio di 105 (17.2-239) giorni, 1 è in trattamento dialitico cronico, 3 sono deceduti (tabella2,figura2). Nè il filtro da dialisi nè l’ istologia erano correlate con il tempo di ripristino della funzione renale.  Il tempo di dialisi era significativamente correlato con la creatininemia al termine del follow-up(r=0.88, p=0.03).

Conclusioni

In pazienti affetti da MM, l’AKI è spesso la prima manifestazione della malattia. Questi pazienti presentano elevato rischio di mortalità precoce e la sopravvivenza media è breve anche se il recupero della funzione renale è possibile.  Inoltre, possono sviluppare malattia renale cronica anche nel lungo termine e pertanto, dopo la fase acuta, sono meritevoli di monitoraggio clinico e degli indici di funzionalità renale.

Calatroni M., Esposito P., Caramella E., La Porta E., Avella A., Serpieri N., Domenech V., Estienne L., Massa I., Dal Canton A.
(Dipartimento di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia)
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