Il danno renale acuto (AKI) è evento frequente nel paziente (pz) critico, con elevata mortalità. E’ stato ipotizzato che l’inizio della CRRT negli stadi precoci dell’AKI sia in grado di ridurre la mortalità, ma il concetto di precocità e gli studi disponibili sono contrastanti.
Scopo dello studio retrospettivo è valutare: 1) il grado di AKI al momento dell’inizio della CRRT e la mortalità correlata; 2) la tempestività della consulenza nefrologica durante il ricovero e la sua influenza sull’outcome.
200 pz critici consecutivi, suddivisi per causa prevalente di AKI (sepsi, chirurgia, cardiovascolare, tossici). Considerati: durata ricovero (LOS), mortalità ospedaliera (HM, m/v), funzione renale basale (fr0) e a inizio CRRT (frCRRT: urea, creatinina, CKD-EPI, stadiazione KDIGO, anuria), tempestività della consulenza nefrologica (time to consult) e della CRRT (time to CRRT, consult to CRRT) rispetto all’ingresso, durata CRRT.
totale pz
sepsi
chirurgia
cardiovascolare
tossici
N°
200
80 (40%)
64 (32%)
44 (22%)
12 (6%)
LOS giorni
30
32
22
24
21
HM %
54
68.8
40.6
52.3
33.3
fr0/frCRRT CKD-EPI
54.2/17
58/16
54/19
50/16
51/16
frCRRT urea/creat
167/4.4
190/4.3
127/3.8
164/4.5
222/8.5
KDIGO 1/2/3
76/36/88
25/13/42
28/13/23
19/8/17
4/2/6
Time to consult (m/v)
7.2/2.7**
10.2/3.4**
5.5/3.5
3.1/1.5
0.3/0.3
Time to CRRT (m/v)
9/4**
12.7/4.6**
8.6/6
4.6/2.5
0.5/0.3
Consult to CRRT(m/v)
2.3/1.6
2.5/1.2
3.1/2.5
1.5/1
0.3/0
HM frCRRT 1/2/3
44/21/43
19/10/26
12/5/9
9/6/8
0/2/6
**p<0.05
Nella nostra esperienza la mortalità non si riduce se la CRRT viene iniziata nelle fasi precoci dell’AKI (KDIGO 1 e 2). Invece la sopravvivenza migliora significativamente nei pazienti settici se la consulenza nefrologica e l’inizio della CRRT sono più tempestivi, pur con analogo intervallo tra consulenza e inizio del trattamento. Tale dato può essere espressione della differenza clinica tra AKI precoce e AKI tardiva ospedaliera, ma ribadisce l’utilità del sollecito supporto nefrologico in terapia intensiva.