Il chiloperitoneo è una rara complicanza del trattamento dialitico peritoneale (prevalenza stimata 0.5%), spesso confusa con una peritonite [CK Cheung 2008].
Può essere causato da un danno ai vasi linfatici secondario all’inserzione del catetere peritoneale (CP) [CK Cheung 2008]. In altri casi si associa a cirrosi epatica, neoplasie, tubercolosi, pancreatite, sarcoidosi, iperplasia linfatica primitiva, sindrome nefrosica [CK Cheung 2008, J. Kumar 2008] o all’utilizzo di calcio antagonisti e inibitori reninici diretti [Ck Cheung 2008, MC Viñolo Lopez 2011, WS Yang 2008, Y-T Tsao 2009, Y Saka 2012].
Il liquido peritoneale (LP) appare lattescente con concentrazione di trigliceridi > 110 mg/dL (> 200 mg/dL secondo alcuni Autori). Si possono associare distensione addominale, dispnea, dolore e nausea post-prandiali [CK Cheung 2008].
Il trattamento prevede una dieta a basso contenuto lipidico e, in assenza di risposta, può essere considerato l’octreotide. Nei casi ad eziologia farmacologica è sufficiente sospendere il farmaco [MC Viñolo Lopez 2011, WS Yang 2008, Y-T Tsao 2009, Y Saka 2012].
Donna di 59 anni affetta da diabete mellito tipo 2, dislipidemia, ipotiroidismo, ipertensione arteriosa e IRC secondaria a glomerulosclerosi diabetica in dialisi peritoneale. Terapia: levotiroxina, furosemide, lercanidipina 10 mg, atorvastatina, paracalcitolo, cinacalcet, lantanio carbonato, allopurinolo, darbepoetina alfa, insulina aspart e glargine.
Una settimana dopo il posizionamento del CP fuoriuscita di liquido chiloso associata a dolenzia addominale e infezione dell’ostio trattata con antibioticoterapia. All’esame del LP conta leucocitaria 500 elementi/mm3 (PMN 17.9%) e colturale negativo, indici di flogosi negativi, colesterolemia e trigliceridemia nei limiti.
TC toracica e addominale senza alterazioni.
Il quadro si risolveva a distanza di 24 ore dalla sospensione della lercanidipina.
Nel caso riportato la regressione del chiloperitoneo dopo sospensione della lercanidipina suggerisce una associazione con tale farmaco il cui meccanismo d’azione è ancora tuttavia da chiarire.
La diagnosi differenziale con la peritonite può evitare trattamenti antibiotici inopportuni.