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Dialisi Peritoneale

Il profilo psicologico del paziente in predialisi ha un ruolo nella scelta del trattamento dialitico?

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Razionale

L’orientamento ottimale verso una scelta consapevole del trattamento dialitico prevede una valutazione multidimensionale del paziente da parte di un team pluridisciplinare comprendente la figura dello psicologo. 

Lo scopo del lavoro è stato quello di indagare il profilo psicologico di pazienti afferenti all’ambulatorio predialisi e definire l’eventuale relazione fra questo e la scelta del trattamento.

Casistica e Metodi

Abbiamo seguito 58 pazienti (35 M) di età media 73 anni (range 44-94) consecutivamente valutati nel nostro ambulatorio predialisi fra l’1/2/2015 e il 31/10/2015. Abbiamo indagato lo stato psicosociale attraverso il colloquio con lo psicologo, la somministrazione del test Short Form-36 (SF-36) sulla qualità di vita (QoL) percepita in relazione alla salute e del test Cognitive Behavioral Assessment - Forma Ospedaliera (CBA-H).

Risultati

I pazienti presentavano buoni rapporti familiari nell’80% dei casi, rapporti affettivi buoni nel 67% dei casi, non buoni nel 14% ed assenti nel 19% dei casi. Le relazioni sociali erano mantenute solo nel 57% dei pazienti e in tutti i casi risultavano buone. Soltanto il 14% dei pazienti richiedeva incontri successivi al primo con lo psicologo.
Rispetto alla popolazione generale l’SF-36 dimostrava una diminuzione della  QoL legata alla salute fisica (punteggio 38 vs 50, p<0.05), ma non di quella legata alla salute mentale (49 vs 50). In base al test CBA-H i pazienti, in confronto alla popolazione di riferimento, dimostravano riduzione del tono dell’umore, incapacità a rilassarsi, difficoltà interpersonali.
12 pazienti sceglievano la dialisi peritoneale, 11 l’emodialisi, 4 la terapia nutrizionale (VLPD) e 1 il trapianto pre-emptive. Nessuna differenza sul piano psicosociale si osservava fra coloro che sceglievano la PD e coloro che sceglievano l’HD (Tabella I).

Conclusioni

La valutazione psicosociale permette un più completo inquadramento del paziente e favorisce l’orientamento alla scelta consapevole del trattamento. Quest’ultima non dipende dal profilo psicosociale, ma sembra legata alla decisione autonoma del singolo paziente.

Savi U., Galli G., Arbo P., Bedina E., Bonincontro M.L., Filippi I., Lorenzon E., Pian M., Bregant C., Ermacora E., Gerini U., Grignetti M., Ianche M., Artero M.L., Bianco F., Carraro M., Di Maso V., Leonardi S., Sirch C., Boscutti G.
(SC Nefrologia e Dialisi, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste)
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