L’incremento ponderale interdialitico (IDWG), il sovraccarico di volume ed elevati tassi di ultrafiltrazione oraria si associano in alcuni studi ad un incremento del rischio di eventi cardiovascolari e della mortalità in pazienti in emodialisi.
Tuttavia l’argomento è oggetto di dibattito in quanto l’IDWG stesso risulta comportarsi come un marker di migliore stato nutrizionale e di salute in genere in questa popolazione.
Lo scopo del nostro studio è stato di valutare le modificazioni dei parametri ecocardiografici in una popolazione di pazienti emodializzati suddivisa in base ad un IDWG maggiore o minore di 3.5%, parametro stabilito sulla base di studi precedenti.
Sono stati inclusi nello studio 47 pazienti, di 69+ 11 anni, 20 dei quali con un IDWG >3.5 % e 27 con IDWG<3.5%. Sono stati valutati retrospettivamente gli esami ecocardiografici eseguiti all’ingresso in dialisi, dopo 1 anno e 3 anni.
I due sottogruppi risultavano sovrapponibili per caratteristiche demografiche, cliniche e dialitiche (fatta eccezione per l’ultrafiltrazione oraria, significativamente maggiore nel gruppo IDWG>3.5%) e per i parametri ecocardiografici basali.
Anche dalla valutazione dei parametri ecocardiografici dopo 1 e 3 anni non sono emerse differenze statisticamente significative tra i due gruppi, eccetto una funzione diastolica lievemente più compromessa al primo controllo nel gruppo IDWG <3.5%, dato non confermato al controllo a 3 anni.
Limitatamente al campione studiato, la cui dimensione è in ampliamento, i nostri dati non sembrano confermare un più rapido peggioramento morfofunzionale cardiaco nei pazienti emodializzati con IDWG più elevato.