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Emodialisi

Variazioni dell’Oxygen Extraction Ratio in corso di Emodialisi

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Razionale

L’emodialisi è causa di stress cardiovascolare e di possibili complicanze intradialitiche. I sistemi di controllo (es. volume ematico (VE)) riducono gli eventi ma non misurano l’entità dello stress emodinamico. L’estrazione periferica di ossigeno (Oxygen-Extraction-Ratio (OER), v.n. 25-30%) è usata per stimare lo stato di ossigenazione dei parenchimi ed un suo aumento riflette l’adattamento all’ipoperfusione e all’ipossia. Scopo del lavoro è stato di verificare i possibili cambiamenti dell’OER indotti dalla emodialisi per valutarne il potenziale ruolo di marcatore di stress emodinamico

Casistica e Metodi

L’OER è stato calcolato dal rapporto SO2 periferica/SO2 venosa centrale (misurate rispettivamente con ossimetro ed emogasanalisi da prelievo venoso centrale) in pazienti portatori di CVC. L’OER è stato misurato ai tempi 0-15’-30’-60’-120’ e fine dialisi in 3 sedute consecutive (intervallo lungo e 2 brevi) tutte con ultrafiltrazione (UF) oraria massima di 10 ml/kg/h. Ai tempi indicati abbiamo registrato pressione arteriosa (PA), frequenza cardiaca (FC), UF, VE ed eventuali sintomi. Sono stati inclusi pazienti stabili in dialisi da >6 mesi

Risultati

Nei 10 pz inclusi (età 72±14 anni, M/F=2/8, dialisi 38±41 mesi) gli andamenti di OER sono risultati non diversi (p=n.s.) nelle tre sedute consecutive di HD consentendoci di usare la media di 3 valori per ciascun paziente. L’OER è progressivamente aumentato da 35±7% (Basale) a 47±8% (finale) (p<.0002), a fronte di una UF totale di 2,2±0,79 Kg, con  riduzione del VE (-8±4%, p<.0001) e oscillazioni non significative di  PA e FC (Tabella). I trattamenti sono stati asintomatici

Conclusioni

L’OER, già aumentato basalmente, ha mostrato un ulteriore e progressivo incremento durante dialisi indicativo dell’adattamento dei parenchimi allo stress emodinamico. Con UF max di 10 ml/Kg/h, valori pressori stabili ed in assenza di sintomi, l’OER sembra riflettere adeguatamente l’adattamento emodinamico in corso di emodialisi e potrebbe consentire il monitoraggio dei pazienti a maggiore rischio

Tabella, i risultati sono mostrati come media ± deviazione standard

Rotondi S., Muci M.L., Tartaglione L., Carbone L., Pasquali M., Mazzaferro S.
(UOSD Nefrologia e Dialisi, c/o Ospedale ICOT. Polo Pontino della Sapienza, Università di Roma)
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