Il danno renale acuto (AKI) è una complicanza frequente nell'immediato post-trapianto di fegato (Ltx) e richiede un trattamento sostitutivo (CRRT) fino al 30% dei casi. Dato l'alto rischio emorragico legato all'intervento, le KDIGO consigliano l'uso di citrato come anticoagulazione loco-regionale (LAC), tuttavia l'impiego di di tale anticoagulante è ancora discusso in pazienti con insufficienza epatica e/o trapiantati di fegato a causa del potenziale rischio di tossicità da citrato secondaria ad una ridotta clearance epatica.
Scopo dello studio è stato valutare la sicurezza e l'efficacia di citrato come in in pazienti neotrapiantati di fegato sottoposti a CRRT per AKI intercorrente
E' stata eseguita un'analisi retrospettiva in 5 pazienti, trapiantati di fegato nel 2015 c/o il nostro centro trapianti, sottoposti a CRRT con citrato per AKI insorta nell'immediato post-trapianto. Sono stati esclusi dallo studio pazienti trapiantati di fegato con valori di transaminasi superiori al doppio dei range di norma
Tutti i pazienti sono stati trattati con CVVHDF con monitonr Prismaflex e filtri AN 69, è stato utilizzato citrato trisodico in prediluizione con una concentrazione di 18 mmol/ l.
Tutti i pazienti hanno sviluppato AKI nell'immediato peri-operatorio: le indicazioni alla CRRT erano tutte relative ad oligoanuria e fluid overload
3 pazienti hanno iniziato CRRT con eparina, poi stati shiftati a citrato per ripetute coagulazioni del circuito. Al contrario nessun trattamento con citrato è stato interrotto anticipatamente per la stessa causa
Nessun Paziente ha Presentato complicanze correlate alla tossicita da citrato e/o alterazioni dell'EGA (Figura 1)
I nostri risultati, anche se svolti su una piccola selezione di pazienti, evidenziano come l'uso del citrato in CRRT nell'immediato post-trapianto possa esser considerato sicuro ed efficace in selezionati pazienti
Tabella 1: dati relativi ai trattamenti in CRRT con eparina e citrato