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Emodialisi

Compliance a lungo termine, alla dieto terapia ed alla terapia farmacologica domiciliare, nei pazienti emodializzati

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Razionale

La non adesione alla dieta ed alla terapia domiciliare può avere ricadute sia nel breve, che nel lungo termine, a prescindere dal trattamento dialitico praticato, con importanti ricadute cliniche (alterazioni pressori, nausea, vomito, disturbi del ritmo cardiaco, malnutrizione, aumento delle comorbidità) ed economiche, con l’aumento del numero e della durata delle ospedalizzazioni.

Casistica e Metodi

Nella nostra esperienza abbiamo somministrato ai pz emodializzati un questionario anonimo con 10 domande a risposta chiusa,  per verificare la loro effettiva adesione alla dieto terapia ed alla terapia farmacologica domiciliare, in particolare abbiamo valutato il loro comportamento rispetto ad un alimentazione adeguata consistente in un apporto corretto di liquidi, di proteine e fosforo, nel contempo è stata valutata la loro adesione alla terapia con chelanti del fosforo correlandolo con la fosforemia.

Risultati

L’83,7% dei pz dichiara di essere stato informato sulla dieta da seguire in emodialisi e di averne compreso l’importanza, il 16% dei pz assume regolarmente ed adeguatamente proteine animali, il 35% beve 500 cc di acqua/die, Il 65% dei pz ha dichiarato di essere stato correttamente informato sulla funzione dei farmaci che assume, il 58% assume con regolarità i farmaci, il 63% i chelanti del fosforo, ma solo il 54% dichiara di essere consapevole dell’importanza dei chelanti del fosforo per la propria salute.

Conclusioni

Solo il 16% assume regolarmente carne, il 35 % riesce a controllare i liquidi introdotti con la dieta; nei pazienti anziani è stata riscontrata una peggiore adesione alle indicazioni dietetico-caloriche per riferita nausea ed iporessia, il 64% dei pazienti > 70 anni ( 52%) presenta vari gradi di malnutrizione calorica-proteica, per cui il 30% viene supportato con Oliclinomel in corso di dialisi. I pazienti complianti alla terapia con chelanti del fosforo (54%) è sicuramente sovrapponibile alla percentuale di pz che dichiarano di essere stati informati (65%) ma soprattutto che risultano motivati (58%).

Minutoli A.(2), Pontoriero A.(1), Sacco T.(1), Ricciardi C.A.(3), Ricciardi B.R.(1)
((1)U.O.C. di Nefrologia e Dialisi P.O. di Milazzo – ASP 5 Messina; (2)U.O.C. di Psicologia clinica ASP 5 Messina; (3)Scuola di Specializzazione in Nefrologia Università di Messina )
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