In seguito ai recenti flussi migratori la popolazione extracomunitaria (EC) costituisce in Lombardia l'11% dei residenti. Gli effetti di tale fenomeno nei Centri Dialisi della Lombardia non sono state finora censiti nè caratterizzati.
Abbiamo pertanto condotto una survey presso i Centri Dialisi lombardi per rilevare i dati aggregati relativi ai pazienti EC prevalenti al 31.12.2015. I dati ottenuti sono stati confrontati con quelli dei pazienti italiani e comunitari (UE) presenti negli stessi centri.
Abbiamo ricevuto una risposta completa da 49/51 centri pari al 98,4% dei pazienti prevalenti. Sono stati censiti 628 pazienti EC (8,4% del totale), con rapporto M/F 67,4% vs.32.6%, analogo ai pazienti UE, ma differente distribuzione per età, con massima prevalenza nella fascia 41-60 aa. (EC) rispetto alla fascia 61-80 aa. (UE). La provenienza (Est Europa 15.9%, Nord Africa 25.4%, Africa subsahariana 17%, America Latina 11.8%, Asia 30.4%, Oceania 0.5%) era significativamente differente da quella della popolazione EC totale (P<0.01) con sovrarappresentazione delle quote africane vs. Est Europa ed America Latina. Le nefropatie di base erano distribuite in modo analogo alla popolazione totale (glomerulonefriti 27% ,diabete 18.4%, nefrovascolari 12,9%, tubulo-intestiziali 9,9%, sconosciute 31,8%). Il trattamento era prevalentemente extracorporeo (93.1%), peritoneale solo nel 6,9% (vs.87.7% e 12.3% UE, P<0.001). La sede del trattamento era ospedaliera nel 65.3% e decentrata 34.7%, (vs.56.9%, e 43,1% UE, P<0.01). L'accesso vascolare era costituito da FAV nel 70.8%, protesi nel 7.7% e CVC nel 21.5 (vs.67,6%, 5,5% e 26,9%). Il 34,8 % dei pazienti EC era in lista di attesa per trapianto vs.18% dei pazienti UE (P<0.01)
La presenza di immigrati in Lombardia si rispecchia nei Centri Dialisi, dove i pazienti EC tendono ad esser più giovani, più idonei al trapianto e con minor ricorso ai CVC rispetto a quelli UE. In controtendenza, la sede di trattamento è più raramente extraospedaliera.