Una nota AIFA del 2013, dopo segnalazione di severe reazioni avverse, limitava l’uso del ferro ev in Dialisi. Pertanto, abbiamo proposto il ferro liposomiale orale a tutti i nostri pazienti emodializzati al posto del ferro gluconato e.v
Fase 1 (dosi incrementali – 3 mesi): 102 pazienti hanno ricevuto dosi crescenti di ferro liposomiale (media da 36 a 57 mg) al termine delle 3 sedute dialitiche settimanali.
Fase 2 (3 mesi): i pazienti sono stati ritrattati con ferro gluconato ev, per riportare a target le scorte marziali.
Fase 3 (dosi massimali - 3 mesi): 81 pazienti hanno ricevuto 90 mg di ferro liposomiale per os al termine delle 3 sedute dialitiche settimanali.
Durante i 9 mesi di studio sono stati valutati mensilmente: Hb, sideremia, ferritinemia, consumo di eritropoietina. Abbiamo considerato responder i pazienti con Hb >10 gr/dl, ferritina > 50 ng/ml e dosi non aumentate di eritropoietina.
All’inizio dello studio le scorte marziali risultavano a target (ferritina > 50 ng/ml) nel 95.1% dei pazienti.
Fase 1 – 19 pazienti (18.6%) hanno sospeso il trattamento per intolleranza o peggioramento dell’anemia. 31 pazienti (30.4%) sono risultati responder e 52 pazienti (51.0%) non-responder. Dopo 3 mesi, le scorte marziali risultavano a target nel 67.4% dei pazienti.
Fase 2 – Il ritorno al ferro gluconato e.v. ha consentito di ripristinare scorte marziali adeguate nel 92% dei pazienti.
Fase 3 – 16 pazienti (19.7%) hanno sospeso il trattamento per intolleranza o peggioramento dell’anemia. 23 pazienti (28.4%) sono risultati responder e 42 pazienti (51.9%) non-responder. Dopo 3 mesi, le scorte marziali risultavano a target nel 53% dei pazienti.
Il ferro liposomiale, somministrato per os al termine della seduta dialitica, è risultato efficace nel breve termine in circa un terzo dei pazienti. Nella restante popolazione il trattamento non è risultato efficace, sia utilizzando dosi incrementali, che dosi massimali
Percentuale sotto-target per emoglobina e ferritina.