L'emodialisi domiciliare rappresenta oggi una ulteriore opzione per i pazienti affetti da insufficienza renale cronica in regolare trattamento emodialitco, oltre ai noti vantaggi (durata del trattamento più breve rispetto alle altre metodica, la domiciliazione del paziente, con aspetti di miglioramento lavorativi e psicologici) e svantaggi (addestramento del partner) l'obesità potrebbe essere un fattore limitante per l'applicazione della emodialisi domicilaire con liquido di dialisi ricircolato.
Il nostro caso è di un paziente obeso con BMI 34.7 in RDT per pielonefrite cronica per ureterosigmoidostomia da malformazione complessa con controindicazioni alla DP e trapianto e per difficoltà di spazio a domicilio si proponeva trattamento con monitor nxstage e con programma di addestramento del partner in 60 giorni. Il trattamento intraospedaliero era HDF mixed, trisettimanale, quattro ore, Qb 330 ml/min, kt/v 1.2. azotemia 200 mg% +/- 23 mg%, creatininemia 15.2 mg% +/- 1.3 mg%, fosforemia 5.3 mg% +/- 1.2 mg%. tecnica di puntura botton hole. incremento ponderale intervallo lungo 3.2 kg +/- 1.8 kg. Lo schema domiciliare è stato durata 150 min, 5 trattamenti a settimana, 30 litri di volume di dialisato, Qb 330 ml/min.
Dopo un follw up di 10 mesi le condizioni cliniche del paziente sono ottime il controllo laboratoristico effettuato nel periodo interdialitico più lungo: azotemia 150 mg% +/- 25 mg%, creatininemia 12.3 mg% +/- 1.4 mg%, la fosforemia in media 5.1 mg% +/- 1.7 mg% senza modifiche terapeutiche e con chelante sevelamer bicarbonato, normalizzazione dei valori pressori e sospensione dei farmaci antiipertensivi. l'incremento ponderale iterdialitico sovrapponibile.
Nel nostro caso aumentando il numero di sedute settimanali il BMI non rappresenta una controindicazione assoluta al trattamento emodialtico domiciliare con nxstage permettendo un miglioramento della qualità di vita e ottenendo una ottimale clearace dell'azotemia.