La malnutrizione è una condizione frequente nei pazienti in dialisi ed è associata ad un aumentata morbidità e mortalità. La vitamina D nativa (25 idrossicolecalciferolo), spesso ridotta in questi pazienti, ha effetti pleiotropici sul sistema dell’infiammazione. Scopo dello studio è stato quello di definire i fattori associati alla malnutrizione, con una particolare attenzione ai livelli circolanti di vitamina D nativa, in una popolazione di pazienti in emodialisi.
In uno studio osservazionale, retrospettivo, monocentrico sono stati inclusi 120 pazienti (72M/49F) in trattamento emodialitico trisettimanale con età dialitica minima di 12 mesi. Dallo studio sono stati esclusi i pazienti con storia di neoplasia, segni di attività di malattia sistemica, infezione in atto. Sono stati considerati per le analisi correlate allo studio i seguenti parametri: età anagrafica, età dialitica, metodica dialitica (bicarbonatodialisi vs emodiafiltrazione), efficienza dialitica (kT/V), vitamina D nativa, transferrina, PCR, bioimpedenziometria (massa magra).
La Transferrina, un indicatore dello stato di nutrizione, correla nella nostra popolazione con la massa magra (p=0.002), confermando la sua utilità in tale scenario. I livelli di PCR (p=0.0001), Vitamina D (p=0.024) e l’età anagrafica (p=0.007) correlavano con i livelli di transferrina. D’altro canto non si evidenziava alcuna correlazione con età dialitica, metodica ed efficienza dialitica. L’analisi multivariata confermava che i livelli di vitamina D nativa (p=0,003) e l’età anagrafica (p=0,0009) erano indipendentemente associati con la transferrinemia. Abbiamo inoltre osservato che i livelli sierici di vitamina D nativa erano inversamente correlati con i livelli di PCR (p=0.01) e che tale associazione rimaneva significativa dopo aggiustamento per età dialitica, metodica ed efficienza dialitica ed età anagrafica.
I nostri dati dimostrano, pur con la limitazione numerica presente, che i livelli di vitamina D nativa, sono in grado di influenzare lo stato nutrizionale dei pazienti in emodialisi, verosimilmente modulando lo stato infiammatorio.