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Emodialisi

Limiti nella ricostruzione della pressione arteriosa sistemica con Nexfin nei pazienti in trattamento emodialitico cronico

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Introduzione

Il Nexfin è uno strumento di monitoraggio emodinamico continuo e non invasivo che ricostruisce la pressione arteriosa dell’arteria brachiale (BAP) tramite la misurazione della PA dell'arteria digitale (NAP) per mezzo di una cuffia applicata al dito medio della mano. La tecnologia utilizzata si basa sulla registrazione ed elaborazione periferica della onda pressoria arteriosa che origina dal cuore e si propaga lungo l’asse arterioso fino alle arterie delle dita (Gizdulich P.- 1997)[1] [1] (full text). Lo strumento è oggigiorno utilizzato nella valutazione emodinamica del paziente; differenti studi hanno attestato la buona riproducibilità delle misurazioni del Nexfin rispetto ai metodi invasivi di monitoraggio continuo della pressione intrarteriosa come la cannulazione dell'arteria radiale (Martina J.- 2012) [2] (Hofhuizzen C.-2010) [3] (full text).Inoltre, il device è stata validato nella ricostruzione della misurazione non invasiva della PA mediante il classico metodo auscultatorio con sfigmomanometro (Riva-Rocci/Korotkoff) nella popolazione generale. (Schattenkerk E.-2009) [4].
Sulla base di questo background, lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare l’accuratezza e la precisione della misurazione arteriosa periferica nel ricostruire la pressione arteriosa dell'arteria brachiale in pazienti in trattamento emodialitico cronico, confrontando le misurazioni di BAP e NAP.

Materiali e Metodi

Le caratteristiche dei pazienti arruolati sono riassunte nella Figura 1.Quaranta pazienti (27 maschi) in trattamento emodialitico cronico trisettimanale sono stati sottoposti a misurazioni seriate della BAP e della NAP. La BAP è stata misurata tramite l’applicazione di un sfigmomanometro automatico (metodo oscillometrico) al braccio. La BAP è la risultante della media di tre misurazioni. NAP è stata effettuata tramite una cuffia avvolta intorno al dito medio del paziente dopo una registrazione media di un minuto. Entrambe le misurazioni sono state fatte sullo stesso arto prima dell’inizio del trattamento emodialitico. Le misurazioni sono state condotte su arti che non sono stati mai sottoposti a confezionamento di accessi vascolari per emodialisi.

Le misurazioni ottenute con i due strumenti sono state confrontate con il metodo statistico Bland-Altman. La regressione multipla è stata utilizzata per valutare i fattori predittivi della differenza della PA sistolica tra BAP e NAP.

Risultati

L’età media dei pazienti era 68.9 ± 14.9 anni; il 65% aveva oltre i 65 anni e il 29% oltre i 75; undici pazienti erano diabetici (27%). L’analisi Bland-Altman (Figura 2), utilizzata per la comparazione della misurazioni con BAP e NPA, ha rilevato i seguenti valori espressi come bias ± 1,96 deviazione standard (SD):15.3 ± 34.8 mmHg per la PA sistolica; -0.9 ± 20.34 mmHg per PA diastolica; 4.5 ± 21.34 mmHg per pressione arteriosa media (MAP). L’analisi multivariata (Figura 3) ha evidenziato che il diabete, la neuropatia e l’incremento della BAP sistolica predicono significativamente la differenza della pressione arteriosa sistolica tra BAP e NAP, F (3.34) = 10.787, p<0.005, R2 = 0.488.

Conclusioni

Sulla base delle misurazioni effettuate, Nexfin mostra una scarsa accuratezza e precisione nella ricostruzione della pressione arteriosa sistemica rispetto alla misurazione con metodo oscillometrico nei pazienti emodializzati cronici. La maggior differenza viene rilevata nella misurazione della PA sistolica.

Le condizioni cliniche come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa sistolica e la neuropatia predicono significativamente le differenze tra BAP e NAP riscontrate nella misurazione della PA sistolica. Pertanto, la presenza di vasculopatia del paziente emodializzato (Floege J.-2004) [5] (full text), aggravata dal diabete, potrebbe rappresentare un fattore limitante nella ricostruzione della PA sistolica dell'arteria brachiale.

release  1
pubblicata il  05 ottobre 2016 
da Gaetano Alfano, Francesco Fontana, Antonino Previti, Giovannini Lisa, Gianni Cappelli
(Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale, AUO Policlinico di Modena)
Parole chiave: emodialisi
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