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Emodialisi

vaccinazione anti-HBV in dialisi: esperienza monocentrica quadriennale su 137 pazienti na?ve e confronto tra vaccino ricombinante e vaccino adiuvato

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Razionale

In un singolo centro è stato retrospettivamente confrontato l'impiego nel paziente dializzato di due differenti vaccini anti-HBV.

Casistica e Metodi

Nell’ultimo quadriennio 137 dializzati naïve (M/F = 90/47; età media 69.5+12.2 anni; 40.1% diabetici) sono stati sottoposti a un completo primo ciclo di vaccinazione anti-HBV.

Risultati

I primi 99 (M/F = 61/38; età media 68.9+12 anni; 37.4% diabetici) hanno ricevuto 4 dosi IM da 40 mcg di vaccino ricombinante HBVAXPRO® (Sanofi Pasteur MSD SpA), al tempo 0-1-2-6 mesi, con risposta (HBsAb > 10 UI/l) in 48 (=48.5%) di essi.

Altri 38 pazienti (M/F = 29/9; età media 70.8+13 anni; 47.4% diabetici) hanno invece ricevuto 20 mcg IM, al tempo 0-1-2-6 mesi, del vaccino adiuvato FENDRIX® (GlaxoSmithKline SpA), ottenendo risposta in 27 (=71%) di essi, dato significativamente superiore (p=0.0215) rispetto al sottogruppo precedente.

Benché la composizione dei due sottogruppi non differisse significativamente per età, sesso e percentuale di diabetici, il primo aveva età dialitica media più elevata (32 vs 12 mesi, p=0.0172): ciò nonostante, 22 dei pazienti che non avevano risposto al vaccino ricombinante sono stati successivamente rivaccinati con quello adiuvato ottenendo risposta in ben 13 (=59%) di essi.

16 su 16 (=100%) dei pazienti vaccinati e responder al vaccino ricombinante tradizionale, che al declinare del titolo anticorpale hanno ricevuto un richiamo con quello adiuvato, hanno risposto anche a quest’ultimo.

Tra i pazienti vaccinati con vaccino adiuvato, età, età dialitica, sesso e diabete non incidevano in percentuale significativamente differente nei responder rispetto ai non responder. 

Conclusioni

Nella nostra esperienza il vaccino anti-HBV adiuvato si è rivelato superiore al vaccino ricombinante tradizionale, sia nel primo impiego in pazienti naïve, sia nei pazienti con età dialitica elevata che non avevano precedentemente risposto all’altro vaccino: anche in considerazione della relativa equivalenza di costo per singola dose, esso risulta quindi essere quello di più vantaggioso impiego per la popolazione dialitica. 

Manganaro M., Vaccaro V., Giolito A., Brezzi B., Calvi C., Demicheli G., Lubatti C., Ortensia A., Turello E.
(SC Nefrologia e Dialisi – Azienda ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo”, Alessandria )
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