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Trapianto renale

L'infezione da Klebsiella Pneumoniae carbapenemasi produttrici nel trapianto renale è da temere

Razionale

L' infezione da Klebsiella pneumoniae produttrici di carbapenemasi-KPC (KP- KPC) rappresenta una problematica clinica emergente nei pazienti con trapianto d'organo solido (SOT) per molteplici fattori di rischio.

Nel trapianto renale (KT) ci sono pochi studi sull'impatto di tale infezione sul graft.

Riportiamo il caso clinico di una paziente sottoposta a KT che ha sviluppato un'infezione multi-sito da KP- KPC.

Casistica e Metodi

Una donna di 61 anni, affetta da ESKD da malattia policistica epato-renale, veniva sottoposta a KT da donatore cadavere nel Dicembre 2015. Terapia immunosoppressiva con basiliximab (induzione), steroidi a posologia a scalare, tacrolimus e micofenolato mofetile. Intervento chirurgico complicato da ematoma retroperitonale, trattato con revisione chirurgica.

Per mancata ripresa funzionale sono state eseguite due biopsie del rene trapiantato (19°-40°giornata) che hanno documentato segni di necrosi tubulare acuta associata a rigetto cellulare borderline per cui è stato eseguito enhancement steroideo ev.

Durante la degenza si sono verificati due episodi di sepsi da KP-KPC, per cui veniva sospeso il micofenolato ed intrapresa terapia antibiotica specifica con Colistina e Meropenem.

Per l'elevato rischio infettivo e la mancata ripresa funzionale, la paziente veniva sottoposta a transplantectomia. La biopsia del graft ha mostrato quadro di pielonefrite acuta da KP-KPC (PCR su tessuto positiva) con segni di rigetto cellulare. In 100° giornata ulteriore intervento chirurgico di viscerolisi per sub-occlusione intestinale complicato da infezione della ferita chirurgica e polmonite entrambe da KP-KPC, trattate con antibioticoterapia specifica.

Risultati

Dopo sei settimane la terapia antibiotica è stata sospesa, con miglioramento clinico e dei parametri laboratoristici di infezione e negativizzazione degli esami colturali su sangue e sui siti precedentemente colonizzati.

Conclusioni

I pazienti con KT, in particolare se sottoposti a molteplici interventi chirurgici, sono a maggior rischio di infezione da KP-KPC, che comporta una lunga ospedalizzazione con necessità di antibioticoterapia prolungata e può determinare una perdita del graft.

Principali interventi chirurgici ed infezioni da Klebsiella pneumoniae carbapenemasi produttrice (KP- KPC) riscontrate durante la degenza. La linea blu rappresenta l'andamento della Proteina C Reattiva (PCR). Le barre rosse ed arancione la terapia antibiotica intrapresa. Il trapianto renale è rappresentato al tempo zero.

Bini C., Menghi V., Comai G., D'Arcangelo G.L., La Manna G.
(Dipartimento di Diagnostica e Medicina sperimentale (DIMES), Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale, Policlinico Sant'Orsola Bologna)
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