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Trapianto renale

I motivi di esclusione delle coppie candidate al trapianto da donatore vivente: esperienza monocentrica di 13 anni

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Razionale

Negli ultimi anni la progressiva diffusione del trapianto renale da donatore vivente si è accompagnata all’ampliamento dei criteri di selezione dei donatori, con inclusione di donatori “medically complex”, di età avanzata e con comorbidità quali ipertensione, sovrappeso, anamnesi positiva per pregressa neoplasia, funzione renale subottimale. Scopo dello studio è analizzare i motivi di esclusione le coppie valutate non idonee.

Casistica e Metodi

E’ stato eseguito uno studio retrospettivo osservazionale includendo tutte le 168 coppie donatore-ricevente proposte al nostro Centro Trapianti dal 2003 al 2016.

Risultati

Sono state valutate 168 coppie, 88 delle quali ritenute non idonee; il 52.4% ha concluso l’iter con il trapianto. Sono state analizzate 5 macroaree di esclusione: mancata idoneità clinica del donatore (es GFR inadeguato, diagnosi de novo di diabete mellito, neoplasia o altra patologia controindicante la donazione, non idoneità chirurgica a nefrectomia a scopo donativo), mancata idoneità immunologica (cross-match positivo), mancata idoneità psicologica o ritiro di volontà di donatore o ricevente, non idoneità clinica del ricevente, trapianto da donatore deceduto intercorrente.

La principale causa di esclusione delle coppie valutate è la non-idoneità clinica del donatore (31/88, 35% delle esclusioni), seguita da non-idoneità immunologica (22/88, 25%), psicologica o ritiro di volontà di donatore o ricevente (18/88, 21%), non idoneità clinica del ricevente (9/88, 10%), trapianto da donatore deceduto intercorrente (8/88, 9%).

Conclusioni

La percentuale di esclusione di coppie candidate al trapianto da donatore vivente presso il Nostro Centro è sovrapponibile ai dati presenti in letteratura. L’ espansione dei criteri di idoneità del donatore ha permesso di allargare il pool con risultati eccellenti in termini di organo trapiantato e salute del donatore nel follow-up, tuttavia la non-idoneità clinica del donatore rimane la principale causa di interruzione dell’iter trapiantologico da donatore vivente. Il sottogruppo escluso per cause immunologiche potrebbe attualmente beneficiare di programmi atti a superare la barriera immunologica (desensibilizzazione, trapianto cross-over). 

Guglielmetti G., Quaglia M., Nappo A., Morosini U.M., Cantaluppi V.
(SCDU Nefrologia e Trapianto Renale, Dipartimento di Medicina Traslazionale, Università del Piemonte Orientale, Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità”, Corso Mazzini, 18, 28100 Novara, ITALY)
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