Il RCAM, un’importante causa di perdita del graft, è caratterizzato dalla produzione di anticorpi anti-donatore e, come recentemente pubblicato, dall’attivazione sistemica del signaling dell’interferone-alfa. Tali alterazioni rendono questa condizione assimilabile al lupus eritematoso sistemico (LES). Alcuni studi hanno dimostrato l’associazione tra produzione di IgE, le immunoglobuline caratteristiche della risposta atopica, e la loro deposizione a livello renale con lo sviluppo della nefropatia lupica. Scopo del nostro studio è stato quello di valutare nel RCAM la deposizione nel graft di IgE e il numero di basofili circolanti, le principali cellule coinvolte nella risposta IgE-mediata.
Abbiamo arruolato 15 pazienti con RCAM accertato biopticamente, 15 pazienti trapiantati con normo-funzione renale, sottoposti a biopsia da protocollo, 15 pazienti con IFTA (fibrosi interstiziale/atrofia tubulare), e 6 pazienti con nefropatia lupica. La deposizione di IgE è stata valutata mediante immunofluorescenza indiretta e microscopia confocale.
Dall’analisi in microscopia confocale, abbiamo osservato un aumento significativo della deposizione di IgE a livello tubulare e glomerulare nei pazienti con RCAM (1876±197 pixel/area) e LES (1678±178 pixel/area) rispetto ai pazienti con IFTA (379±87 pixel/area) e trapianto normofunzionante (355±93 pixel/area) (p<0,001). La deposizione è diffusa a livello glomerulare, sia mesangiale sia nella parete dei capillari. A livello tubulo-interstiziale, invece, i depositi di IgE sono localizzati a livello della membrana basale tubulare e dei capillari peritubulari. Inoltre, abbiamo osservato che nei pazienti con RCAM (48±3/ul) il numero assoluto dei basofili era significativamente aumentato rispetto ai pazienti trapiantati normofunzione (20±1/ul) e con IFTA (15±0,5/ul) (p<0.02), suggerendo un probabile coinvolgimento di questo tipo cellulare nella patogenesi di malattia.
I nostri dati evidenziano una possibile relazione tra il RCAM, l’aumentata deposizione di IgE e un aumento del numero dei basofili. Il coinvolgimento di questo tipo di granulociti, il cui ruolo immunologico è stato a lungo trascurato, potrebbe contribuire all’amplificazione della risposta immunitaria in corso di RCAM.