Login




Trapianto renale

Un caso di pancolite da Citomegalovirus in paziente trapiantato di rene in terapia con micofenolato Mofetile

Razionale

L’infezione del tratto gastrointestinale da Citomegalovirus rappresenta un rischio aumentato di morbilità e mortalità, soprattutto nel paziente che assume il micofenolato mofetile come immunosoppressore nel trapianto di organo solido.

Il Micofenolato mofetile è un farmaco immunosoppressore utilizzato correntemente nei pazienti riceventi trapianto di rene ed esplica la sua azione bloccando la sintesi de novo delle purine, inibendo la proliferazione cellulare e le funzioni linfocitarie. Ci sono evidenze che la riattivazione da CMV possa essere più evidente nel corso della terapia con micofenolato mofetile.

 

Casistica e Metodi

Riportiamo il caso di un paziente maschio 70enne con una vasculite ANCA positiva come malattia di  base, nefrotrapiantato all’età di 69 aa. Aveva sospeso dall'immunosoppressiva con metilprednisolone, micofenolato mofetile e tacrolimus quest'ultimo per infezioni del tratto urinario recidivanti da Klebsiella Pneumoniae multiresistente.

Nel corso dell’ultimo ricovero per una polmonite, a distanza di un anno dal trapianto, il paziente aveva presentato episodio di diarrea sanguinolenta con anemizzazione secondaria e per tale motivo aveva eseguito una colonscopia che mostrava un quadro di colite pancolica con evidenze a livello del trasverso distale di un paio di ulcere con aspetto intermedio tra colpo d’unghia e serpiginose, sospette per infezione da Citomegalovirus. La sierologia per il Citomegalovirus, inviata parallelamente all’esecuzione della colonscopia, mostrava IgG positive (> 500 UA/ml) ma IgM negative.

Il paziente è deceduto due giorni dopo l’esecuzione della biopsia per arresto cardiaco.

Il referto della biopsia confermava il sospetto di pancolite virale da Citomegalovirus.

In definitiva, quando usiamo il micofenolato mofetile dovremmo essere consapevoli del rischio di riattivazione di citomegalovirus e della malattia.

 

Risultati

Conclusioni

Nel nostro caso abbiamo avuto nella diagnostica esito discordante e contraddittorio tra la sierologia che, con le IgM negative pareva non evidenziare infezione da CMV in atto ed il dato, invece incontrovertibile, della biopsia intestinale che confermato il sospetto di colite virale evidenziato alla colonscopia (ulcera a colpo d’unghia).

ulcera a colpo d'unghia

Cosentini V., Petrolino A., Gammaro L., Cosaro A., Checchin D.(1), Oldrizzi L.
(Ospedale G. Fracastoro – San Bonifacio (Verona); (1)UOC Nefrologia e Dialisi, UOC Gatroenterologia )
Non sono presenti commenti
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico