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Trapianto renale

Conoscenze e atteggiamento verso la donazione d'organo negli studenti di Medicina e Infermieristica

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Introduzione

Il numero di donatori d’organo in Italia sta crescendo, ma persiste una inadeguata attività di donazione da vivente e, per la donazione da cadavere, frequente opposizione da parte dei parenti. Pochi studi hanno valutato le conoscenze e l’atteggiamento degli studenti di discipline sanitarie riguardo alla donazione. Figueroa CA et al, 2013 [1] Symvoulakis EK et al, 2014 [2] (full text) 

Materiali e metodi

È stato somministrato un questionario (vedi figura 1) agli studenti di medicina (SM) e di infermieristica (SI) presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Risultati

749 studenti (406 SM e 343 SI) hanno completato il questionario, e i risultati completi sono espressi nella figura 1; nonostante il 95% fossero a favore della donazione, solo il 21,9% degli SI e il 24,9% degli SM hanno dichiarato di essere registrati come donatori. Il 25% degli studenti ha riportato disaccordo familiare. SI hanno dichiarato meno fiducia verso il personale coinvolto nella donazione. Il 60% degli studenti conosceva il termine “donazione dopo morte cerebrale”, ma solo il 40% era consapevole dei criteri per definirla. Solo il 27,1% degli SI e il 15,3% degli SM riteneva di avere ricevuto sufficienti informazioni durante le lezioni. La regressione logistica ha dimostrato che gli studenti la cui volontà era condivisa dai famigliari (domanda #6) e che conoscevano la definizione “donazione dopo morte cerebrale” (domanda #31) avevano maggior probabilità di esprimere la disponibilità a registrarsi come donatori [Odds ratio (OR), 95% Confidence Interval (CI) rispettivamente: 1,95 (1.36-2,78), p> 0,001 e 2,02 (1,44-2,84), p<0,001], mentre coloro che dimostravano sfiducia nella dichiarazione di morte cerebrale (domanda #18) avevano la metà di probabilità di registrarsi [OR, 95% CI: 0,45 (0,23-0,91), p=0,026]. 

Conclusioni

Gli studenti hanno espresso una mancanza di conoscenze, atteggiamenti controversi riguardo al trapianto e un forte bisogno di formazione; una maggiore consapevolezza può aiutare ad accrescere il numero di donazioni e prevenire l’opposizione dei parenti. La maggior parte delle istituzioni educative in Italia non affronta direttamente la formazione su donazione e trapianto per gli studenti; è urgente la necessità di un curriculum integrato che favorisca la discussione interpersonale includendo aspetti pratici.

release  1
pubblicata il  03 ottobre 2016 
da Francesco Fontana, Marika Massari, Lisa Giovannini, Gaetano Alfano, Gianni Cappelli
(Dipartimento Chirurgico, Medico e Odontoiatrico di Scienze Morfologiche, Servizio di Nefrologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia )
Parole chiave: trapianto da donatore vivente, trapianto renale
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