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Modelli sperimentali/Scienze di base

L’attivazione dei recettori Angiotensin Type 2 (AT2) riduce la fibrosi renale nella nefropatia da ciclosporina-L-

poster

Introduzione

Lo scopo di questo studio è valutare l’effetto di Compound 21 (C21), agonista selettivo dei recettori AT2 dell'angiotensina, nella nefropatia da ciclosporina, che è caratterizzata da fibrosi prevalentemente tubulo-interstiziale.

Metodi

Ratti Sprague Dawley sono stati trattati per 4 settimane con ciclosporina (15mg/kg/die, iniezione intraperitoneale; CsA, n=7), con ciclosporina e C21 (0.3 mg/kg/die, iniezione intraperitoneale; CsA+C21, n=7) o lasciati senza nessun trattamento (gruppo controllo, n=6). La pressione arteriosa (metodo pletismografico) veniva misurata una volta alla settimana. Dopo 4 settimane i ratti venivano soppressi e si prelevavano i reni e il cuore per la valutazione istomorfometrica della fibrosi renale e miocardica, previa colorazione con rosso Sirio, e per la valutazione degli infiltrati infiammatori (immunoistochimica) e del collagene di tipo I, tipo IV e della fibronectina (immunoistochimica o realtime PCR).

Risultati

Al termine del protocollo i ratti trattati con ciclosporina presentavano, rispetto ai ratti controllo, un aumento significativo (p<0.01) della pressione arteriosa (Figura 1) e un aumento significativo (p<0.01) della fibrosi glomerulare e tubulo-interstiziale (Figura 2), dell’espressione di collagene tipo 1 e degli infiltrati infiammatori a livello tubulo-interstiziale (Figura 3). Il trattamento con C21 nei ratti trattati con ciclosporina non modificava la pressione arteriosa, che risultava essere maggiore rispetto ai ratti controllo, ma riduceva significativamente la fibrosi glomerulare e soprattutto la fibrosi tubulo-interstiziale (Figura 2), riduceva l’espressione di collagene tipo I a livello tubulo-interstiziale e l’infiltrazione dei macrofagi, rispetto ai ratti trattati con ciclosporina. A livello cardiaco, i ratti trattati con CsA presentavano un aumento della fibrosi interstiziale (Figura 4), un aumento degli infiltrati infiammatori (Figura 5) e un aumento di collagene tipo I e fibronectina (Figura 6), che venivano ridotti dal trattamento con C21. La somministrazione di C21 non modificava in modo significativo l'aumento della fibrosi perivascolare nei cuori dei ratti trattati con CsA (Figura 4).

Conclusioni

Questi risultati dimostrano che la somministrazione di C21 ha un effetto protettivo nella nefropatia da ciclosporina, riducendo prevalentemente la fibrosi tubulo-interstiziale. L'effetto antifibrotico di C21, presente anche a livello cardiaco, risulta essere indipende dalla pressione arteriosa.

release  1
pubblicata il  04 ottobre 2016 
da Castoldi G*, di Gioia C°, Roma F*, Carletti R°, Zerbini G^, Stella A*
(*Dipartimento di Medicina e Chirurgia. Universita' Milano-Bicocca. Az. Osp. San Grado. Monza. °Istituto di Anatomia Patologica. Sapienza Universita'. Roma. ^Unita' Complicanze del Diabete, Ospedale San Raffaele, Milano )
Parole chiave: fibrosi renale, modelli sperimentale, nefropatia da ciclosporina, recettori AT2
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