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Modelli sperimentali/Scienze di base

Eritropoietina inibisce gli effetti proinfiammatori del sodio

poster

Razionale

Un crescente numero di lavori ha dimostrato che eritropoietina (EPO) possiede, in aggiunta alla sua attività eritropoietica, effetti antiapopotici e immunoregolatori. Il nostro contributo recente dimostra che EPO inibisce la proliferazione dei linfociti T umani antagonizzando il signaling dell'IL-2. Gli effetti sono mediati direttamente tramite l’attivazione del recettore omodimerico dell’EPO (EPO-R) espresso sulla superficie delle cellule T come dimostrato da studi con antagonisti recettoriali (Cravedi P. et al,2014 [1] (full text)).

Il rene, che costituisce la principale fonte di EPO nell'adulto, è esposto ad alte concentrazioni di NaCl.  Lavori recenti hanno dimostrato che NaCl induce Th17 attraverso l’attivazione di SGK1 e accelera la progressione della malattia in un modello di encefalomielite autoimmune (Kleinewietfeld M et al., 2013 [2]).

Non e' noto se gli effetti immunosoppressivi di EPO, identificati a concentrazioni di NaCl pari a quelli sierici, persistono in presenza di alte concentrazioni di NaCl.

Metodi

Abbiamo isolato PBMC da volontari sani mediante separazione su gradiente di densità di Ficoll-Paque. Abbiamo poi ottenuto cellule T CD4+ naïve e CD8+ che, negli esperimenti di proliferazione, sono state marcate con CFSE e poi stimolate con anticorpi monoclonalti anti-CD3/anti-CD28 (15 μl/106 cellule), o con cellule B allogeniche (2×105 per pozzetto). In altri esperimenti, le cellule T naïve CD4+ sono state coltivate in condizioni polarizzanti per Th17 [anticorpi anti-CD3/anti-CD28 (10 ug/ml), IL-6 (10 ng/ml), TGF-β (10 ng/m), IL-1b (10 ng/ml), IL-23 (10 ng/ml), IL-21 (5 ng/ml), anticorpi anti-IL4 (10ug/ml) e anti-INF-γ (10ug/ml)] o per Treg [anti-CD3 (1 μg/ml), IL-2 (10 ng/ml) e TGF-β (10 ng/ml), in presenza di monociti] in medium X-VIVO15 per 5 giorni a 37 °C al 5% CO2. In tutti gli esperimenti, le cellule sono state trattate con medium di coltura standard, crescenti concentrazioni di NaCl (20-40mEq/L) o urea (40-80mEq, controllo osmolare) ± EPO (1000 IU/ml) e analizzate con citometria a flusso.

Abbiamo valutato la funzione delle Treg in suppression assay e la loro stabilita' (persistenza dell'espressione di FoxP3 in assenza di TGF-β). Sono stati valutati i livelli di apoptosi cellulare tramite staining con annessina V e Fixable Viability Dye. Abbiamo anche valutato l'effetto di NaCl sull'espressione dell'EPO-R e il signaling intracellulare in cellule T, attraverso la quantificazione di pSGK1.

I dati di citofluorimetria sono stati analizzati con Software Cytobank e le analisi statistiche sono state effettuate con GraphPad Prism Software, Inc. I gruppi in studio sono stati comparati tramite t test. Sono stati considerati significativi i valori con P < 0,05.

Risultati

EPO previene l’aumento della proliferazione di cellule T CD4+ (127,0±10,3% vs 81,6±5,4%, NaCl40mEq+veicolo/medium vs. NaCl40mEq+EPO/medium; P<0,05) e CD8+ (103,8±7,8% vs 77,8±9,0% NaCl40mEq+veicolo/medium vs. NaCl40mEq+EPO/medium; P<0,05) indotto da NaCl (Figura 1A) e il numero di cellule positive per IFN-γ indotto da NaCl rispetto a medium standard o urea (210%±1,9 vs 89,6%±4, NaCl40mEq+veicolo/medium vs. NaCl40mEq+EPO/medium; P<0,05). Questo risultato non e’ legato ad un effetto di EPO sulla sopravvivenza delle cellule CD4e nella percentuale di cellule in apoptosi (88,1±17,3% vs 71,0±9,6% NaCl40mEq+veicolo/medium vs. NaCl40mEq+EPO/medium; ns) o necrosi (82,1±16,4% vs 74,0±8,7% NaCl40mEq+veicolo/medium vs. NaCl40mEq+EPO/medium; ns) in seguito a trattamento con NaCl e urea.

NaCl aumenta la conversione di cellule di cellule T naïve CD4+ in cellule Th17, un fenomeno che è prevenuto in presenza di EPO (593,9±237,7% vs 352,1%±77,1% NaCl40mEq+veicolo/medium vs. NaCl40mEq+EPO/medium; ns).

EPO aumenta la conversione di cellule T naïve CD4 in cellule Treg (CD4+ CD25+ FoxP3+), effetto amplificato in presenza di NaCl (Figura1B) (101,3±2,6% vs 226,8±15,9% NaCl40mEq+veicolo/medium vs NaCl40mEq+EPO/medium; P<0,05). Treg indotte in presenza di EPO sono in grado di inibire l’espansione di PBMC attivati con anticorpo anti-CD3 (suppression activity con Treg:Tconv 1:4= 46,9±2,3%). NaCl ed EPO non modificano la stabilita' delle cellule Treg (80,9±6,9% vs. 83,07±7,1%, Treg FoxP3dopo 3giorni di coltura senza TGFb con vs senza EPO, rispettivamente).

I livelli di EPO-R non sono modificati da NaCl (3,6±0,8 vs.3,8±1,7, MFI/isotipo con NaCl40mEq vs. medium; ns). EPO previene l’aumento di pSGK1 in cellule T CD4+ indotto da NaCl (aumento di MFI a 60 min/basale: 45,0±4,7% vs. 12,0±2,9%, in NaCl40mEq+veicolo vs. NaCl +EPO; P<0,05).

Conclusioni

I nostri dati indicano che EPO antagonizza l’effetto pro-infiammatorio del sodio, inibendo direttamente le cellule Th1 e Th17 e promuovendo l’induzione di Treg. Da un punto di vista meccanicistico, EPO inibisce la fosforilazione di SGK1 indotta da NaCl. Questo suggerisce che a livello renale, dove massime sono le concentrazioni sia di NaCl che di EPO, EPO potrebbe svolgere un’azione di tolleranza periferica, analoga all’acido retinoico a livello intestinale  (Cassani B. et al., 2011 [3]).

I nostri studi costituiscono un importante razionale per ulteriori lavori volti a caratterizzare ulteriormente gli effetti immunosoppressivi di EPO e ad esplorarne le potenzialità terapeutiche come molecola antiinfiammatoria.

release  1
pubblicata il  10 ottobre 2016 
da Chiara Donadei¹ ², Deeksha Chawla¹, Miguel Fribourg¹, Markus Demir¹, Gaetano La Manna², Paolo Cravedi¹
(¹Icahn School of Medicine at Mount Sinai, New York, USA
²Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale (DIMES), Policlinico Sant'Orsola-Malpighi, Bologna)
Parole chiave: EPO, Eritropoietina, immunosoppressione, Nacl, Sodio, Th17, Tregolatorie
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