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Malattia renale cronica stadio 1-5 /Anemia/Metabolismo calcio-fosforo

Indice di Charlson: vale anche per gli over 80?

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Razionale

Il paziente nefropatico è sempre più anziano e comorbido, in relazione ai cambiamenti della popolazione generale ed ai progressi tecnologici della medicina. Questo porta il nefrologo a confrontarsi con situazioni nuove ed a dover prendere scelte senza reali precedenti, come quella di intraprendere terapia renale sostitutiva nel grande anziano, opzione ormai comune ed a volte automatica, ma non per questo scevra da complicanze.

Gli studi mirati a valutare la sopravvivenza dell'anziano in dialisi hanno riportato dati di mortalità sostanzialmente sovrapponibili nei pazienti trattati con emodialisi o con terapia conservativa, soprattutto in caso di presenza di numerose comorbidità. Ne deriva pertanto la domanda etica su quale sia il miglior approccio da attuare per questi pazienti, sia in termini prognostici che di qualità di vita.

Sono pertanto necessari indici prognostici che guidino in Nefrologo nella difficile scelta.

L'Indice di Charlson è uno di questi: in letteratura correla nei pazenti dializzati (con età 50+/-16) con incremento di ospedalizzazioni, mortalità e costi. Ma vale anche per il grande anziano?

Casistica e Metodi

Abbiamo preso in considerazione retrospettivamente i pazienti deceduti negli scorsi 10 anni, che hanno intrapreso il trattamento sostitutivo (emodialisi o dialisi peritoneale) con età > 80 anni, presso il nostro Centro Dialisi. 

Dei 99 pazienti abbiamo calcolato l'indice di Charlson all'inizio della dialisi e l'abbiamo correlato statisticamente con l'età dialitica raggiunta.

Risultati

Mediante la funzione di correlazione si è evidenziata una relazione inversamente proporzionale tra età dialitica ed Indice di Charlson, con valore di Pearson -0.31.

Dai risultati ottenuti si evidenzia pertanto che all'aumentare dell'indice di Charlson si riduce l'età dialitica nel paziente ultraottantenne.

Conclusioni

L'indice di Charlson può essere considerato un indice prognostico affidabile anche per il paziente ultraottantenne con insufficienza renale cronica in V stadio. 

Il suo utilizzo pertanto assume un ruolo importante nella scelta del trattamento ottimale da intraprendere, conservativo o dialitico. 

Indice di Charlson per la valutazione delle comorbilità

Cuoccio P., Scorza D., Airaghi C., Buskermolen M., Caruso S., Heidempergher M., Zambelli A.(1), Genderini A.
(UO Nefrologia e Dialisi Ospedale Luigi Sacco, Milano; (1)UO Hospice Malattie Infettive Ospedale Luigi Sacco, Milano )
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