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Malattia renale cronica stadio 1-5 /Anemia/Metabolismo calcio-fosforo

Uso efficace di Aliskiren in un caso di glomerulonefrite ad IGA mesangiale non responsiva ai comuni trattamenti

Razionale

Nonostante la glomerulonefrite IgA mesangiale rappresenti la terza causa in Europa di insufficienza renale terminale, non si dispone ancora di specifiche linee guida per il suo trattamento. L’ACE-I e il sartano sono, ad oggi, l’unico trattamento riconosciuto. Molti studi evidenziano come la pro-renina e la renina, i cui livelli sono innalzati da ACE-I e sartani, possano indurre una cascata profibrotica nel rene. Aliskiren, il primo farmaco inibitore dell’attività reninica plasmatica è in grado di inibire tale meccanismo. Solo due studi in letteratura hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza di Aliskiren nella GMN IgA mesangiale.

Casistica e Metodi

CASO CLINICO

Presentiamo la sicurezza e l’efficacia di Aliskiren in associazione con Irbesartan in un paziente di anni 53 anni affetto da Glomerulonefrite IgA mesangiale, ipertensione arteriosa, obesità ed insufficienza renale cronica al II stadio KDOQI.

MATERIALI E METODI

Il paziente era stato sottoposto per 30 mesi a terapia immunosoppressiva come da linee guida KDIGO con remissione parziale della proteinuria (1.5g/die), funzione renale stabile (CKD-EPI eGFR 72 ml/min) ed elettroliti sierici nella norma. Durante tutto il periodo di trattamento, venivano mantenuti in terapia Ramipril ed Irbesartan a massimi dosaggi. Vista la parziale risposta terapeutica, si decideva per l’introduzione in terapia di Aliskiren 150 mg/die con sospensione del solo ACE-I.

Risultati

Ad un mese dall’introduzione di Aliskiren, si otteneva remissione completa della proteinuria (0.3 g/die), senza alterazioni della funzione renale, né del pannello elettrolitico. I valori pressori si riducevano fino a richiedere completa sospensione del trattamento anti-ipertensivo sinergico con i farmaci anti-RAAS.

Conclusioni

Nel nostro caso, l’introduzione dell’Aliskiren in associazione al sartano è risultata essere sicura ed efficace con raggiungimento della remissione della proteinuria. Sono, tuttavia, necessarie maggiori evidenze scientifiche per poter estendere i risultati della nostra osservazione alla popolazione generale dei pazienti con glomerulonefrite IgA mesangiale.

R. Nicotera, E. Pelagi, N.Comi, M. Simeoni
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