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Malattia renale cronica stadio 1-5 /Anemia/Metabolismo calcio-fosforo

Quali interventi migliorano lo stato nutrizionale nei soggetti anziani o fragili con CKD 3b-5d? Report preliminare del gruppo european renal best practice (ERBP)

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Razionale

La malnutrizione è una condizione di frequente riscontro nei soggetti anziani o fragili con CKD 3B-5D   e contribuisce in maniera decisiva all’elevata  morbilità e mortalità. Una adeguata valutazione e gestione di tale condizione rappresenta pertanto un obbiettivo clinico rilevante, ma spesso non raggiunto  per la mancanza di evidenze in letteratura.

Casistica e Metodi

 Il gruppo ERBP, che adotta la metodologia PICO (definizione di: popolazione, intervento, controllo, outcome),  ha condotto una revisione sistematica  della letteratura  sui database medline, embase, central,  selezionando 1028 studi. Due autori in maniera indipendente li hanno valutati : 94 (9.1%) sono stati scelti per l’analisi dettagliata,   26 hanno superato l’esame di qualità e su questi si è proceduto all’estrazione dei dati.  Solo 5 erano RCT, per il resto si trattava di studi osservazionali o di coorte o cross-sectional.

Risultati

Manca  un consenso sulla definizione   di malnutrizione e sui parametri  da valutare.  Si sono usati  end-point surrogati,   l’albumina  o   SGA, quale misure di outcome. Gli studi di intervento hanno valutato   l’effetto di supplementi orali o parenterali, pochi  interventi farmacologici. I supplementi  orali   variavano da miscele di aminoacidi/proteine a carboidrati complessi, con e senza l’aggiunta di grassi insaturi, o semplicemente bicarbonati. La medesima variabilità è presente negli studi che hanno valutato la   IDPN. Si segnala un miglioramento dell’albumina, dello score SGA o di altri indici nutrizionali. Interventi farmacologici quali l’uso di rhGH o nandrolone decanoato sono sostanzialmente aneddotici. In tutto l’arco della CKD si evidenzia il beneficio di un intervento dietetico strutturato. A tutt’oggi manca un dato chiaro dell’effetto di questi interventi sulla mortalità

Conclusioni

I supplementi  orali o l’IDPN possono migliorare lo stato nutrizionale nei soggetti anziani o fragili con CKD 3B-5D, ma non è   dimostrato un   effetto sulla mortalità. L’IDPN non sembra superiore ai supplementi orali. La consulenza dietetica deve essere pratica routinaria nella gestione del paziente con CKD.  

Aucella F.(1), vanAsselt D.(2), Nistor I.(3), Van Biesen W.(4), Covic A.(5), Farrington K.(6)
((1)Casa Sollievo della Sofferenza IRCCS, S.C. di Nefrologia e Dialisi, San Giovanni Rotondo, ITALY; (2)Geriatric Medicine, Medical Centre Leeuwarden, Leeuwarden, NETHERLANDS; (3)ERBP, University Hospital, Ghent, BELGIUM; (4)University Hospital,, Renal Division, Ghent, BELGIUM; (5)Gr. T. Popa University of Medicine and Pharmacy, Nephrology Department, Iasi, ROMANIA; (6)University of Hertfordshire, Renal Unit, Hatfield, Hertfordshire, UNITED KINGDOM)
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