Il deficit di ferro riveste un ruolo essenziale nella gestione dell’anemia negli emodializzati (HD) in cui è frequente il ricorso alla terapia iniettiva di ferro gluconato (FG) o saccarato (FS). Recentemente è stato introdotto l’uso del ferro carbossimaltosio (FCM) con buoni risultati in termini di aumento dei livelli di emoglobina (Hb), correzione dei depositi di ferro, riduzione del dosaggio di eritropoietina (dEPO), tollerabilità clinica. Scarsi i dati negli HD.
Studio retrospettivo su 83 HD (gruppo A), età anagrafica 65.78 ± 14.81 anni, anzianità dialitica 59.6 ± 49.2 mesi, Hb 9.97 ± 0.75 g/dl, trattati con FCM, e su 28 HD (gruppo B), età anagrafica 70.2 ± 10.96 anni, anzianità dialitica 90.8 ± 79.4 mesi, Hb 10.04 ± 0.75 g/dl, trattati con FG o FS. E’ stato considerato: durata della terapia (DT), dose media settimanale (DS), dose complessiva (DC), variazioni mensili di Hb e di EPO, ferritina (F) e saturazione della transferrina (TSAT) al basale (b) e al termine (t) della terapia, eventi avversi (EA).
Gruppo A: DT 3.83 ± 1.87 mesi, DC 1584.5 ± 742.7 mg, DS 106 ± 22.1 mg, Hb valori medi 12.01 gr/d, dEPO diminuita del 14.3%, TSAT b 14.53 ± 4.85, b 28.25 ± 8.96 (p<0.0001), F b 93.76 ± 86.57, t 230.02 ± 172.4 (p<0.0001), EA 0 . Gruppo B: DT 4.04 ± 2.27 mesi, DC 1663 ± 603.7 mg FS, 1356.6 ± 879.3 mg FC, DS 119.23 ± 42.8 mg FS, 78.7 ± 18.1 FC, Hb valori medi 11.25 gr/dl, dEPO aumentata 4.8%, TSAT b 16.84 ± 4.85, t 20.55 ± 8.96 (p<0.04), F b 94.95 ± 86.57, t 183.17 ± 172.4 (p<0.002). EA 1.
L’uso del FMC e.v ad un basso dosaggio settimanale ha mostrato una efficace correzione dell’anemia, una discreta riduzione del dosaggio di EPO ed un’ottima tollerabilità clinica.
