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Diabete/Ipertensione arteriosa

Prevalenza di ipertensione arteriosa nei migranti reclutati durante la giornata mondiale del rene in Italia

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Razionale

Nonostante l’aumento del numero di migranti negli ultimi anni abbia posto in primo piano numerose problematiche mediche, poco è noto sul rischio cardiovascolare nella popolazione migrante. Nel presente studio abbiamo analizzato la prevalenza dell’ipertensione arteriosa e la distribuzione dei principali fattori di rischio cardiovascolare nei migranti che hanno partecipato alla Giornata Mondiale del Rene in Italia nel 2012 e 2013.

Casistica e Metodi

Durante la GMR 2012-2013, a cura della Fondazione Italiana del Rene (FIR), sono stati valutati 6027 soggetti partecipanti di età 18-70 anni, di cui 5582 di nazionalità italiana e 445 stranieri. Di ogni partecipante si registrava: altezza, peso corporeo, BMI, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, presenza di fattori di rischio cardiovascolare. Si eseguiva, inoltre, esame delle urine (dipstick).

Risultati

I migranti rappresentavano il 7,38% della popolazione in esame e comprendevano 53 differenti nazionalità così distribuite: Est Europa 38,2%, Nord Africa 17,6%, Africa Centro-Sud 12,9%, America Latina 12,8%, Regione Indiana 9,6%, Estremo oriente 5,5%, Medio Oriente 3,4%. Rispetto ai partecipanti italiani vi era una simile distribuzione di genere e BMI, mentre l’età media risultava maggiore nel gruppo degli italiani (età media: 50 ± 12 vs 41 ± 15 anni; p<0.001). La prevalenza di ipertensione (definita come pressione arteriosa ≥140/90 mmHg e/o trattamento ipotensivante) risultava simile nei due gruppi (44.7% negli italiani e 43.4% nei migranti), (Fig 1). Tuttavia, dopo stratificazione per età, il sottogruppo dei migranti mostrava valori di pressione arteriosa significativamente maggiori e la prevalenza dell’ipertensione risultava almeno il 10% in più rispetto agli italiani in ogni decade di età. Un andamento simile si osservava per quanto riguarda la proteinuria e la glicosuria.

Conclusioni

Nei migranti la prevalenza di ipertensione, così come quella degli altri fattori di rischio, è significativamente superiore rispetto agli italiani. Questo dato potrebbe essere utile per la programmazione delle future politiche sanitarie.

Esposito P.(1), Caramella E.(1), Calatroni M.(1), La Porta E.(1), Perlini S.(2), Andreucci V.E.(3), Balducci A.(3), Dal Canton A.(1)
((1)Dipartimento di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo”, Pavia; (2)Dipartimento di Medicina Interna, Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo”, Pavia; (3)Fondazione Italiana del Rene (FIR))
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