La terapia antipertensiva ed un adeguato controllo pressorio sono in grado di ritardare la progressione del danno renale cronico nei pazienti con diabete tipo 2 (DMT2) ma non sono attualmente disponibili dati sulla incidenza di malattia renale cronica (MRC) su ampie casistiche di pratica clinica “real life”. Abbiamo condotto uno studio osservazionale, prospettico di coorte per valutare l’associazione tra raggiungimento e mantenimento di un controllo pressorio ottimale (BPC) ed incidenza di MRC nel corso di 4 anni di follow-up in pazienti con DMT2 e ipertensione arteriosa (IA) afferenti ai centri antidiabetici dell’Associazione Diabetologi Italiani (AMD).
Dal database AMD sono state estratte ed analizzate le cartelle cliniche di 12 995 pazienti con normale filtrato glomerulare (GFR), il dato di escrezione urinaria di albumina al basale e regolari visite di follow-up nei 4 anni successivi (periodo 2004-2010). E’ stato valutato l’andamento della funzione renale in base al controllo pressorio nel tempo (BPC). BPC adeguato= PA<140/85 in ≥75% delle visite.
Al basale 28% dei pazienti (n=3 612) avevano un BPC adeguato. Nel corso del follow-up il 37% (n= 4 845) ha sviluppato MRC, 16% (n= 2 061) riduzione del GFR e 27% (n= 3 487) albuminuria. I pazienti che non avevano ottenuto/mantenuto un adeguato BPC avevano un rischio aumentato di sviluppare MRC (OR 1.38, P<0.001), basso GFR (OR 1.18, P=0.03) e albuminuria (OR 1.47, P<0.001) rispetto ai pazienti con adeguato BPC. Questi risultati si confermavano dopo aggiustamento per i fattori confondenti e nei diversi sottogruppi.
Il raggiungimento e mantenimento di un adeguato BPC riduce l’incidenza di MRC e delle sue componenti in pazienti con IA e DMT2.