Login




Accessi vascolari

LA SOPRAVVIVENZA DELL’ACCESSO VASCOLARE: RISULTATI DI UNO STUDIO IN CENTRI DEL LAZIO

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

L’accesso vascolare è fondamentale per l’adeguatezza del trattamento emodialitico. Le complicanze della pervietà possono causare aumentata morbidità e mortalità. Lo scopo era valutare per diverse tipologie di fistola artero-venosa (FAV) probabilità e determinanti della sopravvivenza.

Casistica e Metodi

Studio di coorte retrospettivo (2000-2011) su 1034 accessi vascolari (838 soggetti): prima FAV distale 37,8%, rifacimento FAV distale 18,9%, FAV prossimalizzata 23,6%, FAV prossimale 7,2%, FAV con vena basilica superficializzata 3,9%, FAV protesica 1.6%, catetere venoso 3,4%, altro 3,7%. Probabilità di sopravvivenza dell’accesso analizzata col metodo di Kaplan-Meier (tempo tra confezionamento e perdita, considerando troncati deceduti, trapiantati o persi al follow-up con accesso funzionante), determinanti della sopravvivenza con regressione di Cox (aggiustata per fattori demografici e clinici).

Risultati

Sopravvivenza di prima FAV distale: 1 mese = 92,0%, 1 anno = 63,9%, 5 anni = 46,3%, mediana = 44 mesi. Sopravvivenza di rifacimento FAV distale: 1 mese = 93,3%, 1 anno = 76,9%, 5 anni = 62,8%. Sopravvivenza di FAV prossimalizzata: 1 mese = 96,3%, 1 anno = 80,1%, 5 anni = 53,9%, mediana = 76 mesi. Sopravvivenza di FAV prossimale: 1 mese = 98,7%, 1 anno = 78,8%, 5 anni = 44,3%, mediana = 49 mesi. Sopravvivenza di FAV con vena basilica superficializzata: 1 mese = 97,5%, 1 anno = 76,0%, 5 anni = 55,3%, mediana = 98 mesi. Rispetto alla prima FAV distale, minor rischio di fallimento per rifacimento FAV distale (HR=0.59; IC95%: 0.43-0.80) e FAV prossimalizzata (HR=0.68; IC95%: 0.52-0.90) e, sia pur non statisticamente significativo, per FAV prossimale (HR=0.71; IC95%: 0.46-1.11) e FAV con vena basilica superficializzata (HR=0.64; IC95%: 0.36-1.14).

Conclusioni

La prima FAV distale presentava una maggiore early failure (8,0%), rispetto a rifacimento FAV distale (6,7%) e FAV prossimalizzata (3,7%) e un maggior rischio di fallimento. Si ipotizza che rifacimenti e prossimalizzate abbiano maggiore sopravvivenza poiché confezionate con vasi già sviluppati dalla precedente fistola e, comunque, di maggior calibro.La FAVdistale va comunque tentata, al limite “in preparazione” del successivo riabbocco. Da rilevare come fattori  potenzialmente associati alla sopravvivenza di una fistola, come età, sesso, diabete, non siano risultati tali nello studio.

C. De Cicco(1), G. Firmi(2), A. Franeta(2), A. Pipicelli(2), A. Di Napoli(3)
(1) Nefrologia e Dialisi, CdC Ars Medica, Roma 2) Nefrologia e Dialisi, CdC Guarnieri, Roma 3) Comitato Scientifico RIDT, Roma )
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
0172 476301 — lucia.piumetto@gruppotesi.com