L'iponatremia è ritenuta l'anomalia elettrolitica più frequente in ospedale, tuttavia i medici sono spesso insicuri di fronte alla diagnosi differenziale e alla terapia. Abbiamo valutato la frequenza, le caratteristiche cliniche e l'attaggiameto diagnostico e terapeutico nell'iponatremia severa.
Sono stati estratti tutti i casi con Na <126 mmol/l osservati in un periodo di 200 giorni nei reparti di degenza e nel Pronto Soccorso di un ospedale di 224 letti.
La frequenza dell'iponatremia severa è risultata dello 0.3% nei pazienti afferenti al Pronto Soccorso e dello 0.5% in quelli ricoverati.
±14
±10
±5
±2
±93
±54
±3.1
±1.6
L'eziologia dell' iponatremia era: diuretici (43%), ipovolemia (28%), più frequente nei pazienti afferenti al Pronto Soccorso (34% vs 17%), SIADH (13%), insufficienza cadiaca o epatica (8%). Il 14% dei pazienti erano caduti prima della diagnosi. Solo in 4 casi era disponibile il dosaggio di Na e K urinari e in nessun caso dell'osmolarità urinaria.
La terapia era: infusione e.v. di soluzione salina lievemente ipertonica (348 mOsm/Kg): 44%; salina isotonica: 34%; supplementi orali di NaCl: 3%; restrizione idrica: 3%; CVVHDF/HD: 4% (2 casi di scompenso cardiaco refrattario, 1 caso di CKD5); nessun trattamento :3%.
La velocità di correzione del Na è stata >1 mmol/l/h solo in due casi di iponatremia associata ad iperglicemia. La mortalità complessiva intraospedaliera è stata del 5%; non è stato osservato nessun caso di mielinolisi.
Il fenotipo più comune dell'iponatremia severa è rappresentato da una donna molto anziana, con assunzione di diuretici ed ipovolemia. Una corretta diagnosi di laboratorio è effettuata molto raramente.