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Emodialisi

Nei pazienti in dialisi l’ipertrofia ventricolare sinistra è un fattore di rischio indipendente di mortalità ed eventi CV ma ha un limitato potere prognostico per la predizione di questi esiti: un’analisi prospettica in due coorti europee.

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Razionale

L’ipertrofia ventricolare sinistra (IVS) è uno dei più importanti fattori eziologici coinvolti nell’alto rischio di mortalità ed eventi CV nei dializzati ma nessuno studio ha finora formalmente indagato, con le metodiche statistiche appropriate, il potere prognostico della massa ventricolare sinistra (LVMI) per predire gli esiti clinici in questi pazienti.

Casistica e Metodi

Il potere prognostico dell’IVS è stato analizzato in due coorti indipendenti di dializzati, in Italia (studio CREED, n=254) e in Francia (coorte HOSMA,n=270). Il potere prognostico della LVMI è stato analizzato attraverso l’analisi dell’area sotto la curva ROC (AUC), la calibrazione (Hosmer-Lemeshow Test) e la riclassificazione (Net Reclassication Index, NRI).

Risultati

In entrambe le coorti, in modelli multivariati di Cox che includevano l’età ed altri fattori di rischio, la LVMI si associava in maniera indipendente (P<0.001) alla mortalità totale [CREED, rischio relativo (RR) (2 g/m2.7): 1.05; HOSMA, RR:1.03] e CV [RR:1.06 ed 1.05].  Tuttavia, il potere discriminante (AUC) della LVMI per la mortalità totale e CV era inferiore a quello della sola età (Figura 1). Tutti i  modelli predittivi erano calibrati. Un modello predittivo multiplo che includeva i fattori di rischio standard (esclusa la LVMI) (vedi Figura 1, ultima colonna) aveva un elevato potere discriminante (~80%) per predire la mortalità totale e CV e l’inclusione della LVMI non ne migliorava il potere prognostico (Figura 1). Infine, in un'analisi aggregata delle due coorti (n=524), il NRI della LVMI non raggiungeva la  significatività statistica sia per la mortalità totale (+4.5%) che per quella CV (+3.4%) (P=NS).

Conclusioni

Nei pazienti in dialisi, l’IVS è un importante fattore eziologico di mortalità totale e CV ma ha un potere prognostico molto limitato per predire questi eventi. Mentre l’IVS rimane un target fondamentale nell'ambito delle strategie terapeutiche nei pazienti in dialisi, la misurazione della LVMI non fornisce informazioni aggiuntive rispetto ai fattori di rischio tradizionali per la stratificazione del rischio CV nei dializzati.

G. Tripepi(1), B. Pannier(2), F. Mallamaci(1), G. London(2), C. Zoccali(1)
(Epidemiologia Clinica e Fisiopatologia delle Malattie Renali e dell’Ipertensione Arteriosa CNR-IBIM, Reggio Calabria, Italia; 2 INSERM, Nancy, Francia. )
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