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Emodialisi

Il russare modifica il rapporto tra lo scompenso cardiaco e il rischio di mortalità totale e cardiovascolare nei pazienti in dialisi.

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Razionale

Il russare, un indicatore dei disturbi respiratori del sonno, si associa alla mortalità totale e cardiovascolare (CV) nella popolazione generale e nei pazienti con insufficienza cardiaca. Sebbene i disturbi respiratori durante il sonno rappresentano un fattore di rischio potenzialmente modificabile nei pazienti con scompenso cardiaco  (Chest 2007,132:440-6), l’ipotesi che il russare possa amplificare il rischio di morte connesso a questa patologia nei dializzati non è mai stata testata.

Casistica e Metodi

Abbiamo analizzato questo problema in  827 pazienti in dialisi  seguiti per 28 mesi. Al basale, lo scompenso cardiaco è stato valutato clinicamente e con esami strumentali e i pazienti sono stati classificati come non-russatori, russatori moderati e forti russatori sulla base di un questionario.

Risultati

Al basale, 132 pazienti erano affetti da scompenso cardiaco, 194 erano forti russatori, 308 russatori moderati e 325 non-russatori. Durante il follow-up, 233 pazienti sono deceduti (127 per cause CV). Sia all’analisi univariata (P<0,001) che multivariata di Cox (P<0,02), lo scompenso cardiaco prediceva l’incidenza della mortalità totale e CV mentre il russare non si associava al rischio di questi eventi (P=NS). Tuttavia, l’analisi dell’interazione dimostrava che il russare era un forte amplificatore del rischio di mortalità totale e CV connesso allo scompenso cardiaco. Infatti,  in modelli multivariati di Cox, il rischio relativo (RR) associato allo scompenso cardiaco era alto nei forti russatori [mortalità totale: RR:2.5 (IC al 95% 1.5-4.2),P<0.001), mortalità CV: RR:3.1 (1.8-5.3),P<0.001], intermedio nei russatori moderati [RR:1.5 (1.1-2.1,P=0,01) e RR:1.6 (1.1-2.3,P=0,009)] e basso e non significativo nei non russatori [RR:0.9(0.6-1.5) e RR:0.8 (CI: 0.5-1.5)].

Conclusioni

Nei pazienti in dialisi, il russare amplifica il rischio di morte connesso allo scompenso cardiaco indipendentemente da fattori di rischio tradizionali e non tradizionali. Sono tuttavia necessari ulteriori studi per verificare se intensificando la sorveglianza clinica nei dializzati russatori e con scompenso cardiaco ciò possa tradursi in una migliore prognosi in questi pazienti.

C. Torino(1), G. D'Arrigo(1), M. Postorino(1), G. Tripepi(1), F. Mallamaci(1), C. Zoccali(1) on behalf of PROGREDIRE Work Group(2)
((1)CNR-IBM & Unità di Nefrologia e Trapianto Renale, Reggio Calabria (2) PROGREDIRE Work Group:Alati G,Barreca E,Boito R,Bovino M,Bruzzese V,Capria M,Cassani S,Chiarella S,Chippari A,Cicchetti T,Crifò-Gasparro E,Curti C,D’Agostino F,D’Anello E,De Gaudio M,Foscaldi A,Fornaciari C,Franco C,Gaglioti A,Galati D,Grandinetti F,Gullo M,La Gamba MR,Logozzo D,Maimone I,Mannino ML,Mazzuca E,Mellace A,Natale G,Panuccio V,Plutino D,Pugliese A,Reina A,Roberti R,Sant’Angelo MG,Sellaro A,Scicchitano R,Vardè C,Zingone F. )
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