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Emodialisi

Qualità di vita nei pazienti in emodialisi: quando essere in lista trapianto fa la differenza

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Razionale

L’inserimento in lista d’attesa per trapianto di rene (LAT)  rappresenta indubbiamente un evento positivo per i pazienti in emodialisi (HD), tuttavia il reale impatto sulla qualità di vita  prima del trapianto e le eventuali ricadute cliniche non sono state ad oggi quantificate. Per tale motivo abbiamo valutato l’impatto dell’inserimento in LAT sulla  qualità di vita nei pazienti in HD  mediante Il McGill Quality of Life Questionnaire (MQOL), strumento che rappresenta un valido predittore dell’out-come dei pazienti con malattia renale terminale.

Casistica e Metodi

Il MQOL ripartito per benessere psicologico, fisico, esistenziale, di supporto e globale somministrato a 41  pazienti afferenti al nostro Centro Dialisi, 7 dei quali inseriti in LAT.

Risultati

I pazienti inseriti in LAT per trapianto di rene presentavano uno score MQOL psicologico significativamente superiore ai pazienti non inseriti in LAT (8.595 ± 0.5380 vs 6.554 ± 0.3145 rispettivamente , p=0.0086) in assenza di differenze significative riguardo gli MQOL fisico, esistenziale, di supporto e globale. L’adeguatezza dialitica valutata mediante KT/V era migliore nei pazienti in LAT rispetto ai pazienti non in LAT anche se non in maniera statisticamente significativa (p=0.0714).  Sebbene l’età media dei pazienti in LAT fosse significativamente inferiore rispetto ai paziente non in LAT (49.43 ± 4.551 vs 66.03 ± 2.231, p=0.0035) lo score MQOL psicologico non era associato all’età anagrafica. Gli score MQOL psicologico, fisico, esistenziale, di supporto e globale invece erano positivamente correlati tra loro. Sorprendentemente gli score MQOL globale e psicologico erano positivamente correlati alla durata della seduta dialitica (p=0.0387, p=0.0222 rispettivamente).

Conclusioni

Il presente studio dimostra che l’inserimento in LAT per trapianto di rene è associato ad un miglior benessere psicologico dei pazienti in HD  e che quest’ ultimo  potrebbe predisporre ad una miglior tolleranza ad effettuare sedute emodialitiche di durata maggiore in grado di influenzare positivamente l’adeguatezza dialitica e in prospettiva l’out-come dei pazienti.

V. Esposito, F. Grosjean, M. Arazzi, D. Catucci, M. Calatroni, M. Torreggiani, M. Colucci, I. Giorgi, C. Pasetti, C. Esposito
( U.O. Nefrologia ed Emodialisi, Fondazione IRCCS Maugeri Clinica del Lavoro e della Riabilitazione, Pavia)
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