In una condizione cronica come l’uremia terminale (ESRD) migliorare la QdV dei pazienti è considerato un obiettivo rilevante del loro trattamento (1). Infatti, oltre ad essere di per sé un importante outcome, una ridotta QdV è stata correlata ad un aumentato rischio di ricovero ed ad un incremento della mortalità (2 - 4).
I dati sulla QdV dei pazienti in emodialisi cronica sono scarsi ed in parte discordanti (5 - 8). Infatti sebbene negli ultimi anni, infatti, si sia registrato un miglioramento della QdV in HD conseguente ai progressi ottenuti nella terapia delle complicanze uremiche, resta ancora molto scaduta quando confrontata a quella della popolazione generale (1). Secondo alcuni dati recenti l’inizio dell’HD cronica è associato dopo solo un anno di trattamento ad un’elevata mortalità o ad un sostanziale declino dello stato funzionale, e solo il 13% conservava il suo iniziale stato funzionale (9). Il peggioramento dello stato funzionale del paziente in HD ha una patogenesi complessa e multifattoriale: la malnutrizione, l’infiammazione cronica, l’acidosi, l’anemia, la demineralizzazione ossea, l’ipotrofia muscolare, oltre che la presenza di numerose comorbidità sono un coacervo di alterazioni che determinano riduzione della forza muscolare e la scarsa resistenza all’esercizio fisico e possono portare in ultima analisi alla disabilità (10).
L’HFR è una tecnica emodiafiltrativa, che mediante l’effetto sullo stato infiammatorio, sullo stress ossidativo e sulla sottonutrizione dei pazienti in dialisi (11 - 14) potrebbe determinare un miglioramento dello stato funzionale e della qualità di vita, ma non esistono dati sull’argomento.
Scopo dello studio
Scopo del presente studio è un confronto trasversale tra la QdV dei pazienti in HFR e quelli in Bicarbonato dialisi (BHD).
Lo studio presenta un disegno trasversale e coinvolge 20 centri del centro sud Italia (figura 1).
Sono stati inclusi tutti i pazienti adulti in HFR presenti nei rispettivi centri da almeno 6 mesi, accoppiati con rapporto 1:1 per età, sesso, età dialitica e score di invalidità (Barthel index) a pazienti in bicarbonato dialisi (BHD).
Sono stati esclusi pazienti che praticavano altre tecniche dialitiche, con aspettativa di vita inferiore a sei mesi, con deficit cognitivo.
Di tutti i pazienti selezionati si sono raccolti dati demografici, clinici, di laboratorio e terapia e a ciascuno di essi veniva somministrato il questionario SF-36, per la valutazione della qualità della vita.
Analisi statistica
I dati sono presentati come media (± deviazione standard) e mediana (range interquartile), a seconda della loro distribuzione, valutata con test di Shapiro-Wilk. Le differenze sono state valutate con T- test per i dati parametrici e/o con Kruskall Wallis per i dati non parametrici. Le analisi statistiche sono state eseguite con STATA 11.
Di 434 pazienti, sono stati selezionati 71 pazienti in HFR, a cui sono stati accoppiati 71 pazienti in BHD.
L’età media era di 65.4 ± 13.5, 69.7% di sesso maschile, l’età dialitica mediana di 5.4 (3.3 - 10.3) e Barthel index 89 ± 22.
Per effetto dell’accoppiamento non vi erano differenza tra BHD e HFR di età (65.3 ± 13.0 vs 65.5 ± 14.2 ; p = 0.94), sesso (53% vs 49% p = 0.58), età dialitica (5.1 (3.0 - 10.0) vs 5.6 (3.8 - 11.0); p = 0.35) e Barthel index (89 ± 22.vs 88 ± 21; p = 0.83).
Dall’analisi dei 30 pazienti (22%) di cui abbiamo già ottenuto le risposte ai questionari SF36, si otteneva in media un valore di Physical Composite Score (PCS) di 49 ± 6 ed un Mental Composite Score di 47 ± 4.
Tra HFR e BHD non risultavano differenze né della componente fisica (figura 2; p=0.72), né della componente mentale 47 ± 4 in HFR e 48 ± 4 in BHD (figura 3; p = 0.43). In particolare, come si evince dalla figura 4 non si registravano differenze in ciascun degli otto domini dell’SF 36.
Questi risultati preliminari, su quasi un quarto del campione, mostrano che non vi sono nette differenze in termini di QdV tra HFR e BHD, in due gruppi di pazienti assimilati per età, sesso e indice di invalidità.
La fine dello studio ci permetterà di meglio definire queste differenze per trarne successive considerazioni.
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