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Genetica e scienze omiche/modelli sperimentali/trasduzione del segnale

EFFETTO DEL SEVELAMER NELLA RIDUZIONE DEI LIVELLI CIRCOLANTI DI P-CRESOLO NEI PAZIENTI IN DIALISI PERITONEALE

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Razionale

Il p-cresolo è una tossina uremica, legata alle proteine plasmatiche, prodotta a livello intestinale dal metabolismo degli aminoacidi aromatici ad opera dalla flora batterica residente. Recenti evidenze hanno mostrato che esso è un fattore di rischio indipendente di malattia e mortalità cardiovascolare in dialisi. Strategie terapeutiche in grado di ridurre le concentrazioni di p-cresolo non sono ancora disponibili. Dal momento che è stato riportato che il chelante del fosforo sevelamer è in grado di sequestrare in vitro il p-cresolo, abbiamo ipotizzato che esso potrebbe agire in questo modo anche in vivo

Casistica e Metodi

Abbiamo condotto uno studio osservazionale su 54 pazienti in dialisi peritoneale, divisi in due gruppi, in base all’utilizzo (Gruppo Sev, n=27) o meno (Gruppo controllo, n=27) del Sevalamer per la terapia dell’iperfosforemia secondaria, ed abbiamo comparato le concentrazioni sieriche di p-cresolo nei 2 gruppi. Abbiamo poi diviso il gruppo controllo in 2 sottogruppi, in base all’utilizzo (Gruppo lantanio) o meno (Gruppo no binder) del carbonato di lantanio.

Risultati

Abbiamo riscontrato che i livelli di p-cresolo erano significativamente più bassi in pazienti del gruppo Sev rispetto ai controlli (5.2 ± 4.9 vs 9.6 ± 6.4 mg/l, p<0,05). Al contrario, i 2 gruppi non differivano tra loro per adeguatezza dialitica (KT/V), funzione renale residua (volume urinario e GFR), intake proteico (nPCR) ed albuminemia, escludendo che altre cause, differenti dall’assunzione di Sevelamer, potessero giustificare i più bassi livelli di p-cresolo nel gruppo Sev. Gli stessi risultati si osservavano quando si confrontavano il gruppo Sev ed i due sottogruppi lantanio e no binder, a conferma del fatto che la riduzione del p-cresolo non dipende dall’utilizzo di un qualsiasi chelante del fosforo. 

Conclusioni

Questi risultati suggeriscono che il sevelamer potrebbe rappresentare una strategia terapeutica efficace per ridurre i livelli plasmatici di p-cresolo in dialisi peritoneale, verosimilmente attraverso il legame con questa tossina uremica a livello intestinale.

 

E. Riccio, B. Guida, A. Memoli, G. Argentino, B. Memoli
(Cattedra di Nefrologia, Università degli Studi di Napoli Federico II)
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