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Genetica e scienze omiche/modelli sperimentali/trasduzione del segnale

NELLE CELLULE TUBULARI RENALI TRATTATE CON CICLOSPORINA L’ESPOSIZIONE CRONICA CON NGF INDUCE ARRESTO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE E APOPTOSI

Questo Abstract è stato accettato come Comunicazione.

Razionale

La nefrotossicità cronica da ICN contribuisce, attraverso meccanismi molecolari ancora non ben definiti, all’insorgenza della Chronic Allograft Dysfunction. L’effetto immunosoppressore degli ICN è mediato dalla inibizione sulla traslocazione nucleare del Nuclear Factor of Activated T-cells. Studi in vitro dimostrano che tale inibizione aumenta l’espressione del fattore di crescita neuronale NGF, il cui effetto biologico dipende dal rapporto tra l’espressione cellulare dei recettori: TrKA che media sopravvivenza cellulare e p75 che induce apoptosi. Nostri studi dimostrano che NGF è overespresso nel tessuto renale e nel siero di pazienti affetti da malattie renali croniche, suggerendo che esso potrebbe essere coinvolto nella patogenesi del danno renale. Recentemente, in una coorte di pazienti portatori di trapianto renale in terapia con ICN, abbiamo riscontrato valori sierici di NGF più alti rispetto a quelli di soggetti sani, indipendentemente dalla funzione renale.

Casistica e Metodi

Lo scopo del lavoro è stato quello di studiare in cellule tubulari renali umane, HK-2, tramite real-time PCR, Western blot, saggi di vitalità e transfezione transiente, il ruolo del NGF e dei suoi recettori nella nefrotossicità ICN-indotta.

Risultati

I nostri risultati dimostrano che il trattamento cronico con NGF non modifica la vitalità cellulare; al contrario, rispetto alla sola CsA, il trattamento combinato NGF+CsA riduce la vitalità cellulare, l’espressione della ciclina D1 e aumenta i livelli di p21. L’effetto inibitorio sulla progressione del ciclo cellulare sotto co-trattamento è stato confermato dalla transattivazione del promoter di p21 via SP1. Inoltre il co-trattamento NGF+CsA riduce l’espressione di TrKA e di BcL2 mentre aumenta l’espressione di p75, del suo gene target p53 e l’attività della caspasi 9.Il silenziamento genico di p75 reversa l’evento apoptotico osservato sotto co-trattamento.

Conclusioni

I dati ottenuti dimostrano che il NGF potenzia il danno indotto dalla CsA attraverso un duplice meccanismo, ovvero di  riduzione della crescita cellulare via p21 e un aumento del processo apoptotico via p75.

D. Vizza, A. Perri, P. Toteda, S. Lupinacci, D. Lofaro, F. Leone, P. Gigliotti, T. Papalia, R. Bonofiglio
(Centro di Ricerca Rene e Trapianto - UOC Nefrologia Dialisi e Trapianto - Ospedale Annunziata Cosenza )
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Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
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