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Genetica e scienze omiche/modelli sperimentali/trasduzione del segnale

L’amiloidosi da apolipoproteina A-II (AApoAII) è associata all’invecchiamento renale e all’aumentata espressione delle componenti dell’inflammosoma nei topi CD-1

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Razionale

Il rene è bersaglio di numerose forme di amiloidosi tra cui quelle ereditarie, come l’amiloidosi da ApoAII e senili. Sebbene sia noto che la β-amiloide possa attivare l’inflammosoma, complesso proteico che integra molteplici segnali di pericolo regolando la risposta infiammatoria, i meccanismi alla base del danno renale sono ancora in fase di studio. Per tale motivo ci siamo proposti di caratterizzare le alterazioni renali in un modello murino di amiloidosi spontanea da ApoAII senile indagandone i possibili meccanismi. 

Casistica e Metodi

Il fenotipo renale è stato caratterizzato in 50 topi CD-1. Durante il follow-up proseguito sino a 17 mesi di età la proteinuria è stata quantificata mediante il rapporto albuminuria/creatininuria (ACR) con tecnica ELISA. I reni prelevati in topi con età diversa sono stati preparati per la valutazione istologica e molecolare. 

Risultati

La colorazione con Rosso Congo ha evidenziato a livello renale a partire dai 14 mesi di età la presenza di depositi di amiloide costituiti da ApoAII sia a carico dell’ interstizio che dei glomeruli. Tale deposito era maggiormente rappresentato nei topi più anziani nei quali era associato a valori elevati di ACR, a sclerosi glomerulare, fibrosi tubulointerstiziale, e nei topi di 17 mesi di età anche a un infiltrato infiammatorio a carico del parenchima renale. L’espressione renale di mRNA per la caspasi 1, componente fondamentale dell’inflammosoma, e per IL1-β, citochina infiammatoria clivata nella sua forma attiva dall’inflammosoma, era significativamente aumentata nei reni dei topi di 14-17 mesi di età rispetto agli animali di 10-11 mesi di età (p<0.01). 

Conclusioni

Il nostro studio ha dimostrato che nei topi CD1 anziani i depositi di AApo-AII a livello renale sono associati ad alterazioni sia morfologiche che funzionali e che queste sono verosimilmente correlate all’attivazione dell’inflammosoma.

F. Grosjean1, C. Tribioli2, V. Esposito1, D. Catucci1, G. Azar2, M. Torreggiani1, L. Villani3, G. Merlini4, C. Esposito1
(1. U.O. Nefrologia e Dialisi , Fondazione IRCCS Salvatore Maugeri, Pavia; 2. Istituto di Genetica Molecolare C .N.R., Pavia, 3 Anatomia Patologica Fondazione IRCCS Salvatore Maugeri; 4,Laboratori di Biotecnologie Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia.)
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