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Immunopatologia renale

Biopsia renale in corso di coinvolgimento renale da sclerosi sistemica

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Razionale

La crisi renale sclerodermica rappresenta la più frequente complicanza renale della sclerosi sistemica (SS) e l’elevata mortalità si è ridotta con l’impiego degli ACE-inibitori. Il coinvolgimento renale tuttavia può essere determinato da altre patologie che possono richiedere trattamenti diversi, a volte controindicati in corso di crisi renale sclerodermica.

La biopsia renale, da non eseguirsi routinariamente in corso di SS, può trovare indicazione in quei casi in cui non sia certa la patogenesi dell’insufficienza renale.

Riportiamo due casi di SS in cui l’indagine bioptica si è resa necessaria e utile per un corretto trattamento del coinvolgimento renale nel corso della malattia.

Casistica e Metodi

Caso 1: maschio di 56 anni con storia di SS da circa 9 anni, con recente impiego di FANS per la sintomatologia dolorosa articolare. Comparsa di insufficienza renale acuta oligo-anurica e ipertensione arteriosa poco responsiva alla terapia. La biopsia renale ha documentato la presenza di infiltrato interstiziale e necrosi tubulare acuta compatibile con nefrite interstiziale acuta in cui è indicato un trattamento corticosteroideo, a sua volta controindicato in caso di crisi renale sclerodermica.

Caso 2: maschio di 54 anni con storia di SS da circa 8 anni. Recente comparsa di insufficienza renale (creatinina 1.7 mg/dl) con proteinuria (1g/die) e microematuria. Anche questo paziente riferiva l’impiego di FANS per la sintomatologia dolorosa articolare. Era presente anche positività agli anti-MPO sospetta per una vasculite. La biopsia renale ha confermato un quadro di glomerulonefrite necrotizzante focale.

Risultati

Nel Caso 1 la terapia con steroidi ha portato a rapida risoluzione del quadro acuto.

Il secondo paziente è stato posto in terapia corticosteroidea con miglioramento della funzione renale e riduzione della proteinuria.

Conclusioni

La biopsia renale in corso di coinvolgimento renale da SS non rappresenta un’indagine routinaria, ma viene raccomandata se l’eziologia dell’insufficienza renale è dubbia, oppure per escludere la presenza di altre patologie che richiedano un diverso trattamento.

P. Bernich, I. Squarzoni, G. Zaza, A. Lupo
(Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi d.U., Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona)
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