Login




Malattie rare

INFLUENZA DEL GENE DELL’UROMODULINA SULL’ANDAMENTO DELLA FUNZIONE RENALE NELLA MALATTIA DEL RENE POLICISTICO DELL’ADULTO.

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

La malattia del rene policistico dell’adulto  (ADPKD) è la più comune nefropatia genetica e rappresenta una causa importante di insufficienza renale cronica. Si stima infatti che ne siano affetti il 5% dei pazienti in dialisi. Il numero delle cisti e le complicanze ad esse dovute variano notevolmente tra i singoli pazienti, come anche la velocità di progressione dell’insufficienza renale.

Casistica e Metodi

108 pazienti affetti da ADPKD sono stati valutati in modo da studiare l’influenza del polimorfismo del gene dell’uromodulina (UMOD rs4293393) sull’andamento della funzione renale. Considerando il ΔGFR a sei mesi di follow up dalla prima visita, è stata effettuata un’analisi statistica, covariando per sesso, età, pressione arteriosa, comorbidità, terapia e GFR di partenza.

Risultati

Il polimorfismo dell’UMOD sembra influenzare l’andamento della funzione renale. I pazienti con il genotipo CC presentano un declino del GFR significativamente maggiore di quelli con genotipo TT (-25.5 ml/min vs -5.53 ml/min). Suddividendo ulteriormente i pazienti in 2 gruppi (CC+CT vs TT) i risultati sono stati confermati (ΔGFR -10.3 ml/min vs -5.53  ml/min p=0.004).

Conclusioni

L’uromodulina (o glicoproteina di Tamm-Horsfall ) è la più abbondante proteina secreta nelle urine di individui sani, ma la sua funzione resta poco chiara. Mutazioni nel gene UMOD causano una diminuzione marcata nella sintesi di uromodulina, ma anche un suo anomalo accumulo nelle cellule tubulari, con conseguente morte cellulare. Il genotipo CC dell’uromodulina si associa a una diminuita produzione della proteina, che sappiamo essere coinvolta nei processi implicati nell’immunità innata del rene e che rappresenta un fattore di protezione nei confronti del danno renale da ischemia/riperfusione. Livelli diminuiti di uromodulina potrebbero rivelarsi un fattore di rischio per pazienti spesso soggetti ad acuzie legate appunto a infezione, infiammazione ed  insulto ischemico del parenchima renale, come sono appunto i soggetti affetti da ADPKD.

Sciarrone Alibrandi MT, Nuzzo M, Pozzoli S, Delli Carpini S, Merlino L, Zagato L, Simonini M, Manunta P.
(Istituto Scinetifico San Raffaele, Nefrologia. Università San Raffaele. Milano)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Lucia Piumetto, Tesi S.p.A.
0172 476301 — lucia.piumetto@gruppotesi.com