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Nefrologia clinica

Interessamento renale acuto da Leptospirosi: una patologia poco conosciuta ma riemergente.

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Razionale

Tra le  cause di sindrome epato renale, l’infezione da leptospirosi è una diagnosi sempre troppo poco considerata, ma spesso fondamentale per porre una diagnosi precoce, anche alla luce dell’elevata mortalità.

Casistica e Metodi

Uomo di 56 aa , professione cuoco ed agricoltore per passione, giungeva al PS con iperpiressia (39.2°C) diarrea vomito ittero, presenti da 4 gg, scompenso cardio polmonare, ipotensione ed IRA anurica. 

In anamnesi DM, ipertensione arteriosa, pregresso IMA trattato con BPAC, sindrome di Gilbert.

Agli esami creatininemia 3.8 mg/dl, acidosi metabolica, ipertransaminasemia (AST/ALT 353/233, nadir 800/439) INR 1,5 bilirubina totale 1,82 mg% diretta 1.0 mg% PCR 15 , leucocitosi neutrofila.

Avviato trattamento emodialitico. 

Alla Tc addome:  angioma cavernoso epatico, milza di 13,4 cm; colecisti litiasica senza dilatazione VBP.

Successivo decremento delle transaminasi e progressivo incremento dell’ittero.

Il quadro clinico risultava suggestivo per insufficienza multiorgano su base infettiva; si avviava in prima battuta Ampicillina.

Virologici negativi (CMV , EBV , epatite A-B-C  HIV).

Emocolture e urinocolture seriate negative. Sierodiagnosi di Widal-Wright negativa . Ricerca urinaria di Legionella pneumofila e test anticorpale,  negativi.

 

Risultati

In considerazione dell’anamnesi professionale, si eseguiva la ricerca degli Ab fissanti il complemento per Leptospira, risultata positiva con titolo 1/128.

Seguiva trasferimento in rianimazione per shock settico, con emocolture positive per Pseudomonas Aeruginosa. Lento miglioramento dopo potenziamento di antibiotico terapia (Amikacina ed Imipenem) con sospensione del trattamento dialitico.

Alle dimissioni: creatinina 1,25, AST 22 ALT 28  bilirubina totale 1,15 INR 1,17.

Conclusioni

Il danno renale indotto da  leptospira è secondario a vasculite tossica, con possibile evoluzione in IRA in oltre il 10% dei casi. L’epatossicità è conseguenza del danno epatocellulare.  A livello polmonare si determina alveolite e polmonite interstiziale. Il danno d’organo può esordire anche come miocardite colecistite meningite.

Se trattata precocemente il recupero della funzionalità renale può essere completo, nonostante la compromissione multiorgano iniziale.

L. Benozzi(1), S. Agliata(1), C. Calcara(2), P. Carpani(1), G. Ciranna(1), P. Colombo(1), M.C. Deagostini(1), P. Occhipinti(2), E. Ragazzoni(1), S. Cusinato(1)
(1S.C. di Nefrologia ASL NO 2 SC Gastroenterologia ASL NO. )
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