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Nefrologia clinica

Anomalie urinarie in una coorte di soggetti altrimenti definiti sani

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Razionale

Scopo dello studio è stato quello di verificare la prevalenza di ematuria e proteinuria-microalbuminuria in una popolazione definita "sana". L'obiettivo secondario è stato la valutazione di concordanza, tra il rapporto albuminuria/creatininuria (ACR) e rapporto proteinuria/creatininuria (PCR ).

Casistica e Metodi

Sono state testate 1017 urine di soggetti di entrambi i sessi, tra i 18 ed i 64 anni, idonei alla donazione di sangue. L’esame chimico fisico su urine "spot" è stato effettuato con AutionMax AX4280 quindi con Sedimax Menarini. I campioni sono stati, poi, analizzati con AutionMax AX4030 con calcolo PCR. Sullo stesso campione è stata determinata l'albuminuria, su nefelometro Siemens e la creatinuria e successivo calcolo ACR. I campioni patologici, sono stati controllati dopo 15 giorni.

Analisi statistica: Per confrontare i dati di proteinuria si è fatto ricorso a tabelle di frequenza. I PCR e ACR sono stati valutati tramite curva ROC, comparando i valori di sensibilità e specificità.

Risultati

La microematuria in 55/1017 campioni, veniva confermata in 20 campioni. Il controllo in microscopia a contrasto di fase , confermava ematuria in 10 campioni. 3 sono risultate ematurie “non glomerulari” e 7 ematurie "glomerulari". La prevalenza di albuminuria/proteinuria, è risultata pari al 6.8% . 989 dei campioni (96,9%) con PCR < 80 mg/g non presentavano microalbuminuria nel 93,2%.

Conclusioni

Nella popolazione definita "sana", è confermata, ai controlli seriati, una bassa prevalenza di ematuria persistente (0.98%) . Il dipstick urinario rimane il test di riferimento per la identificazione di ematuria. La prevalenza di albuminuria superiore a 30 mg/dl è risultata essere molto bassa (6.8%). Il confronto tra PCR e ACR ha evidenziato l’elevata specificità del primo (93.2%); ACR mostra maggiore sensibilità per bassi livelli di proteinuria. Le nostre conclusioni risultano in accordo con le Linee guida per la malattia renale cronica nell'adulto del Ministero della salute.

R. Brugnano(1), A. Villa(4), C. Covarelli(2), B. Pasqua(3), S. Battistoni(6), M.L. Standoli(6), F. Mattozzi(6), E. Ricci(6), M. Venanzi(4), P. Reboldi(5)
(1) Nefrologia e Dialisi, 3) Servizio Immunotrasfusionale, 2) Anatomia ed Istologia Patologica, 4) Servizio di Patologia clinica ed ematologia Azienda Ospedale di Perugia, 6) Scuola di specializzazione in Nefrologia Università di Perugia e Chieti, 5) Dipartimento Medicina Interna e Scienze Metaboliche Università degli studi di Perugia)
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