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Nefrologia clinica

Il PENNY TRIAL: Il PARACALCITOLO MIGLIORA LA DISFUNZIONE ENDOTELIALE NEI PAZIENTI CON MALATTIA RENALE CRONICA (MRC) ALLO STADIO 3-4.

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Razionale

La vitamina  D é  importante per l’integrità del  sistema cardiovascolare  (CV) e   la  forma  attiva di  questa  vitamina D, l’1,25 (OH)2 D3,  è  espressa nelle cellule endoteliali ed ha un  effetto vasculo-protettivo in modelli animali  ma gli effetti di  forme  attive   di vitamina D  sulla  funzione endoteliale nell’uomo  non sono stati mai indagati in trial clinici controllati.

Casistica e Metodi

Noi abbiamo effettuato un trial randomizzato, in doppio cieco  (Clinicaltrials.gov  NCT01680198) sugli effetti del paracalcitolo  (2 µg/die per  12  settimane)  sulla vasodilatazione endotelio-dipendente dell’avambraccio  (J Hypertens. 2012;30:1399-405) in 88 pazienti con MRC allo stadio 3-4 (Paracalcitolo:n=44; Placebo n=44) e PTH > 65  pg/ml. Lo  studio ha un potere  dell’80% per rilevare come statisticamente significativa (P<0.05)  una  differenza  del 2% (SD +3%) della risposta vasodilatatoria.

Risultati

I pazienti nei due bracci dello studio  erano strettamente paragonabili in termini di pressione diastolica, frequenza cardiaca, fattori di rischio cardiovascolari, PTH e altri biomarcatori del metabolismo calcio-fosforo. Le variabili emodinamiche standard (pressione arteriosa e frequenza cardiaca) sono rimaste sostanzialmente invariate sia nel gruppo randomizzato al trattamento con paracalcitolo che nel gruppo di controllo.  Il paracalcitolo ha prodotto un aumento del  14% della  vasodilatazione endotelio mediata (Figura 1)   mentre nel braccio trattato con placebo si è verificata una  riduzione della  stessa risposta. La  differenza tra i due gruppi è altamente  significativa (P=0.01) e dopo aggiustamento statistico per il GFR, la pressione  sistolica e il sesso (potenziali confonditori) la  significatività é risultata ancor  più spiccata  (P=0.0004).  

Conclusioni

Nei pazienti con MRC, il paracalcitolo migliora la  risposta endotelio-dipendente all’ischemia locale.  Questo effetto indica che nei pazienti con MRC  la  disfunzione endoteliale, un’alterazione  che innesca e amplifica il rischio aterosclerotico, è un fenomeno  reversibile  e vitamina D-dipendente.

G. Curatola, V. Panuccio, R. Tripepi, P. Pizzini, S. Cutrupi, M.C. Versace, A. Mafrica, R. Politi, G. Tripepi, C. Zoccali
(UO di Nefrologia & CNR-IBIM di Reggio Calabria. Hanno collaborato alla ricerca: Mallamaci Francesca, Delfino Diego, Bolignano Davide, Ciccarelli Maurizio, Finocchiaro Pietro, Marino Francesco, Panuccio Vincenzo, Martorano Carmela, Caridi Graziella, Catalano Francesco, Cambareri Francesco, Giovanna Parlongo.)
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