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Nefrologia clinica

IL TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE DELLA STENOSI DELL’ARTERIA RENALE (SAR) CONSENTE BUONI RISULTATI ANCHE DOPO ISCHEMIA PROLUNGATA

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Razionale

La SAR è una delle più comuni cause di ipertensione arteriosa secondaria dell'adulto e responsabile fino al 14% dei casi di IRC terminale. La sua incidenza sta aumentando in relazione all'invecchiamento della popolazione generale, tuttavia, nonostante il progresso delle tecniche diagnostiche, non sempre viene ricercata nel paziente iperteso anche perché non sono univoche le indicazioni al trattamento e i suoi benefici.

Casistica e Metodi

Descriviamo il caso di una paziente affetta da insufficienza renale acuta sottoposta a trattamento dialitico per due mesi con recupero della funzione renale dopo stenting dell'arteria renale destra. 72 anni, severamente ipertesa, dislipidemica, fumatrice, pregresso by-pass iliaco-femorale bilaterale, creatininemia 1.2-1.3 mg%. Ricovero in quadro di anuria, edema polmonare e insufficienza mitralica severa sottoposta a plastica mitralica. Necessità di avviare trattamento dialitico per oligoanuria persistente. Difficile controllo pressorio nonostante politrattamento (furosemide, amlodipina, ramipril, clonidina, bisoprololo). Dopo due mesi trasferimento presso la nostra struttura ospedaliera. Sulla base della storia clinica eseguito Ecodoppler renale indicativo di stenosi bilaterale dell'arteria renale; all'Angio-TC addome: rene sinistro atrofico con arteria renale non visualizzabile, rene destro di normali diametri con debole e segmentaria impregnazione di mdc, stenosi serrata dell'arteria renale destra all'emergenza dall'aorta.

Risultati

La paziente veniva sottoposta ad angioplastica e posizionamento di due stent autoespansibili embricati (Boston Express) di 6 e 5 mm di diametro nell'arteria renale destra seguito da sblocco diuretico e progressivo miglioramento dei ritentivi renali con possibilità di svezzamento dalla dialisi. A distanza di quattro mesi creatininemia 0.85 mg%, eGFR CKD-EPI 68 mL/min, buon controllo pressorio con amlodipina, ramipril e bisoprololo.

Conclusioni

La SAR va ricercata nei pazienti adulti con fattori di rischio per aterosclerosi e affetti da ipertensione di difficile controllo. In casi selezionati la rivascolarizzazione di un'arteria renale occlusa può avere successo anche dopo prolungati periodi di ischemia, in tale evenienza i circoli collaterali sono fondamentali nel preservare il parenchima.

Tamagnone M, Serra I, Marengo M, Marazzi F, Antonietti A*, Falconi D, Tattoli F, Gherzi M, Donato G, Deprisco O, Formica M
(SC Nefrologia e Dialisi, ASL CN1 *SC Radiologia Interventistica, ASO S. Croce e Carle, Cuneo)
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