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Nefrologia clinica

Insufficienza renale acuta ed anasarca resistente ai diuretici in un caso di glomerulonefrite membranosa idiopatica.

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Razionale

La Glomerulonefrite Membranosa (GNM) è la causa più frequente di sindrome nefrosica nell’adulto, tuttavia è raro che i pazienti sviluppino insufficienza renale acuta (IRA). I rari casi di IRA descritti sono legati a complicanze (trombosi delle vene renali) oppure sono espressione di un processo patologico sovrapposto (anti-GBM, glomerulonefrite crescentica, FANS).

Casistica e Metodi

Analisi di un caso di sindrome nefrosica ed IRA su GNM in paziente di 51 anni.

Risultati

La paziente si presentava in stato anasarcatico, normotesa, dopo intervento di annessiectomia effettuato per elevati livelli di CA 125 ed ascite, pur in assenza di imaging suggestivo. Agli esami di laboratorio si evidenziava normofunzione renale, proteinuria in range nefrosico (44 g/die) e presenza di macroematuria. Veniva eseguita biopsia renale (vedi figura 1) con riscontro di diffuso ispessimento delle pareti capillari con focale componenete essudativa endocapillare, atrofia tubulare e focale fibrosi interstiziale, assenza di segni di proliferazione extracapillare. L’immunofluorescenza mostrava depositi parietali diffusi di IgG+C3. Si poneva diagnosi di GNM. L’autoimmunità ed i test per HBV/HCV risultavano negativi. I reperti urinari e bioptici, associati a negatività degli anticorpi anti-PLA2R, ponevano il sospetto di forma paraneoplastica: la paziente veniva quindi sottoposta ad accurato screening in ambito oncologico, risultato negativo. Si iniziava trattamento con boli steroidei secondo schema Ponticelli; il decorso si complicava con IRA oligoanurica (creatininemia fino a 4.4 mg/dL), con necessità di trattamento emodialitico.

Conclusioni

La nostra ipotesi è che l’IRA, in presenza di grave stato anasarcatico, possa essere stata la conseguenza dell’edema interstiziale e del rigonfiamento isosmotico delle cellule tubulari descritto in alcuni casi di IRA su lesioni minime, verosimilmente verificatosi dopo l’esecuzione della biopsia. Per il sospetto di scarso assorbimento della terapia steroidea per os, verosimilmente secondario ad edema della mucosa gastrointestinale, lo steroide EV veniva protratto per tutto il primo mese, ottenendo risoluzione dell’IRA, sospensione della terapia emodialitica e dimezzamento della proteinuria.

A. Calvetta, C. Angelini, M.A. Podestà, E. Merizzoli, S. Badalamenti
(Humanitas Clinical and Research Center)
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