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Nefrologia clinica

IL TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE DELLA STENOSI DELL’ARTERIA RENALE (SAR) CONSENTE BUONI RISULTATI ANCHE DOPO ISCHEMIA PROLUNGATA

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Razionale

La SAR è una delle più comuni cause di ipertensione arteriosa secondaria dell’adulto e responsabile fino al 14% dei casi di insufficienza renale cronica terminale (Scoble JE) [1]. La sua frequenza varia a seconda della popolazione presa in considerazione, si tratta infatti di una patologia poco usuale nella popolazione generale la cui prevalenza può arrivare al 6% nei pazienti ipertesi (Simon N) [2] e sembra superare il 20% in pazienti selezionati quali quelli sottoposti a coronarografia (Rihal CS) [3]. Dal punto di vista clinico la sua presenza è suggerita dalle seguenti condizioni: ipertensione di nuova insorgenza dopo i 55 anni, ipertensione refrattaria o resistente alla terapia medica, sviluppo di insufficienza renale dopo utilizzo di ACE-inibitori o ARB, asimmetria dei volumi renali, presenza di ipertensione associata ad aterosclerosi in altre sedi (White CJ) [4] (full text). L'incidenza della SAR sta aumentando in relazione all’invecchiamento della popolazione generale e all'aumentata diffusione della malattia aterosclerotica (Rosenfiled K) [5], tuttavia, nonostante il progresso delle tecniche diagnostiche, non sempre viene ricercata nel paziente iperteso anche perché non sono univoche le indicazioni al trattamento e i suoi benefici (de Leeuw PW) [6].

Casistica e Metodi

Descriviamo il caso di una paziente affetta da insufficienza renale acuta sottoposta a trattamento dialitico per due mesi con recupero della funzione renale dopo rivascolarizzazione percutanea dell’arteria renale destra. Si tratta di una donna di 72 anni, severamente ipertesa, dislipidemica, fumatrice, sottoposta a pregresso by-pass iliaco-femorale bilaterale, con creatininemia oscillante tra 1.2-1.3 mg%. La paziente veniva ricoverata in quadro di anuria, edema polmonare e insufficienza mitralica severa, quest'ultima sottoposta a plastica mitralica. Durante il ricovero l'ipertensione arteriosa risultava di difficile controllo nonostante l’utilizzo di trattamento polifarmacologico (furosemide, amlodipina, ramipril, clonidina, bisoprololo), la persistente oligoanuria rendeva inoltre necessario avviare il trattamento dialitico. Dopo due mesi la paziente veniva trasferita presso la nostra struttura ospedaliera. Sulla base della storia clinica veniva eseguito un Ecodoppler renale che descriveva la presenza di stenosi bilaterale dell’arteria renale. L’Angio-TC dell’addome eseguita successivamente documentava atrofia del rene sinistro con arteria renale non visualizzabile e rene destro di normali dimensioni con debole e segmentaria impregnazione di mdc associata a stenosi serrata dell’arteria renale destra a 5 mm dall’emergenza dell’aorta.

Risultati

La paziente veniva sottoposta per via percutanea ad angioplastica e posizionamento di due stent autoespansibili embricati (Boston Express) di 6 mm e 5 mm di diametro nell’arteria renale destra (Figura 1 e Figura 2). Nelle ore immediatamente successive alla procedura si assisteva a sblocco diuretico e progressivo miglioramento dei ritentivi renali con possibilità di svezzamento dalla dialisi. A distanza di quattro mesi il recupero funzionale viene mantenuto (creatininemia 0.85 mg%, eGFR CKD-EPI 68 ml/min) e si associa ad un buon controllo pressorio con amlodipina, ramipril e bisoprololo.

Conclusioni

La SAR va ricercata nei pazienti adulti con fattori di rischio per aterosclerosi e affetti da ipertensione arteriosa di difficile controllo. In casi selezionati la rivascolarizzazione di un’arteria renale occlusa può avere successo anche dopo prolungati periodi di ischemia, in tale evenienza i circoli collaterali sono fondamentali nel preservare il parenchima.

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pubblicata il  18 settembre 2013 
da Tamagnone M, Serra I, Marengo M, Marazzi F, Antonietti A*, Falconi D, Tattoli F, Gherzi M, Donato G, Deprisco O, Formica M
(SC Nefrologia e Dialisi, ASL CN1; *SC Radiologia - Radiologia Interventistica, ASO S. Croce e Carle, Cuneo)
Parole chiave: insufficienza renale acuta, ipertenssione, rivascolarizzazione percutanea renale, stenosi dell'arteria renale
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