Diabete e nefropatia sono sfide spesso difficili da affrontare in gravidanza, sempre più frequenti anche grazie ai progressi nella cura materno-fetale, che offrono la possibiltà di avere un bambino anche a donne a cui in precedenza questo spesso venova negato.
Lo scopo dello studio è valutare gli esiti materni e fetali nei casi di nefropatia diabetica “grave” in pazienti con diabete di tipo1 seguite in gravidanza in ambito Nefrologico-Diabetologico.
La definizione di nefropatia diabetica grave è empirica: riduzione del filtrato a meno di 60 mL/min, proteinuria superiore ad 1 g/die, pregressa sindrome nefrosica, danni istologici rilevanti alla biopsia renale.
Lo studio è stato svolto in un Ambulatorio dedicato alle nefropatie in gravidanza (Unità Materno Fetale, Università di Torino).
Tra le 383 gravidanze riferite nel periodo 2000-2012, 14 erano complicate da diabete di tipo 1; 12 sono arrivate al parto (11 pazienti; 2 gravidanze in una paziente, una gravidanza gemellare). Due aborti spontanei non sono stati inclusi nell’analisi.
Si tratta di casi con diabete di lunga data (21 anni (15-31)), con età mediana elevata (35 anni (29-40)) e danno d’organo concomitante (tutte presentavano retinopatia laser-trattata e metà neuropatia sintomatica).
Il GFR mediano al riferimento nefrologico era 67 ml/min (48-122,6), con proteinuria 1,6 g/die (0,1-6,3).
La proteinuria è aumentata significativa- mente in 11/12 gravidanze, raggiungendo il range nefrosico in 9 (in 6 oltre 5 g/die). In una sola paziente la malattia renale ha progredito di 2 stadi nel corso della gravidanza.
La terapia di supporto prevedeva il controllo pressorio e del diabete, il riposo a letto ed una moderata restrizione proteica. Tutti i bambini sono nati prematuri (7 prima della 34 settimana); 4/12 hanno avuto travaglio spontaneo precoce.
Lo sviluppo dei feti singoli era appropriato sia per età gestazionale. Un gemello (unico piccolo per età gestazionale) è deceduto al 6° giorno di vita (dopo intervento chirurgico per trasposizione di grandi vasi). (Tabelle)
La gravidanza è ancora oggi ad alto rischio per le pazienti con nefropatia diabetica "grave". I rischi principali sono quelli della prematurità e di sviluppare una sindrome nefrosica a brusca insorgenza.
I risultati ottenuti con una rigorosa sorveglianza metabolica e clinica, impiegando i pochi mezzi a disposizione per ridurre l’iperfiltrazione, costituiti dal controllo della pressione arteriosa e dalla dieta, sono promettenti, ma necessitano di conferma su più ampia scala.
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