Il case-mix (CM) è un parametro adottato in Italia sulla base delle indicazioni del Centro Nazionale Trapianti per valutare la categoria di rischio clinico del ricevente di un trapianto renale. Scopo del presente studio è quello di valutare se il CM sia uno strumento predittivo dell’andamento clinico prima e dopo il trapianto.
Sono stati raccolti retrospettivamente i dati dei 787 pazienti inseriti in lista nel nostro centro nel periodo gennaio 2005-dicembre 2011.
Per ogni valore di CM è risultata migliore la sopravvivenza dei pazienti trapiantati (493) rispetto a quelli rimasti in lista (196). In particolare la sopravvivenza nei pazienti rimasti in lista rispetto ai trapiantati è risultata (p<0.001) rispettivamente:
- per CM lieve del 96,7% vs 99,5% a 1 aa e 77% vs 97,2% a 6 aa;
- per CM intermedio del 94% vs 100% a 1 aa e del 65,1% vs 94,6% a 6 aa;
- con CM elevato del 91,7% vs 99,4% a 1 aa e del 70,7% vs 93,9% a 6 aa;
3.2% di decessi nei trapiantati, 16.7% nei pz in lista.
Cause di decesso post trapianto: infezioni (37,6%), neoplasie (18.7%, eventi cardiovascolari (6.2%); il 50% dei pazienti deceduti presentava un CM elevato all'ingresso.
Il 49% dei pazienti esclusi non è mai entrato a far parte della lista attiva e tra questi il 61.2% aveva un CM elevato.
Il 6.2% dei pazienti totali è deceduto in lista (CM elevato nel 42.8%)per cause cardiovascolari (32.7%), infettive (30.6%), cerebrovascolari (8.2%).
Da segnalare evoluzione peggiorativa del CM dal confronto tra ingresso in LAT ed al trapianto.
Il CM si è dimostrato strumento efficace nello stimare il rischio del pazienti. L’evoluzione peggiorativa del CM tra l'ingresso in lista e il trapianto pone l'attenzione sul ruolo sfavorevole del tempo di permanenza in dialisi.